Sostegni accoppiati per i seminativi: ecco cosa cambia

girasole

All’interno del Piano strategico nazionale della Pac 2023-2027 (Psp), l’Italia ha scelto di utilizzare il 15% del massimale annuale dei pagamenti diretti per il sostegno accoppiato. Tale aiuto, pari a circa 524,5 milioni di euro annui, è giustificato da particolari esigenze e obiettivi strategici.

Nel dettaglio, il 41,6% delle risorse assegnate (218,5 milioni di euro) va alla zootecnia mediante appositi premi a capo, mentre il 58,4% (306 milioni di euro) è destinato alle colture vegetali (seminativi e colture arboree) sotto forma di aiuto a ettaro.

Nel rispetto dei plafond disponibili per ciascuna categoria di sostegno accoppiato, gli importi effettivamente erogati da Agea ai richiedenti vengono determinati in relazione al numero totale dei capi o degli ettari indicati dagli imprenditori agricoli in attività nella domanda unica.

Vediamo ora in dettaglio i premi accoppiati previsti per le produzioni vegetali, i cui singoli budget e gli importi unitari a ettaro sono riportati in tabella 2.

In tutti i casi il premio è concesso per ettaro ammissibile coltivato secondo le normali pratiche colturali e mantenuto in condizioni normali almeno fino alla piena maturazione di semi/cariossidi/radici/baccelli, o fino alla maturazione piena del frutto nel caso del pomodoro da industria.

L’aiuto ha un ambito di applicazione nazionale per tutte le colture sopra riportate, a eccezione del frumento duro. In questo caso, infatti, l’aiuto è destinato ai produttori delle regioni del Centro-sud (Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna).

Dal 2024 seme certificato obbligatorio

Per gli agricoltori che chiedono il premio per il grano duro, le oleaginose (girasole e colza), il riso, la barbabietola e la soia, ritorna in auge, ma a partire dall’anno di domanda 2024, l’utilizzo obbligato della semente certificata. Nel caso del grano duro, ciò comporta che l’utilizzo sarà necessario già dalle semine di ottobre-novembre 2023.

Le sementi dovranno appartenere a varietà iscritte nel Registro nazionale o nel Catalogo comune europeo ed essere certificate quali categoria di base o della categoria certificata (di I o II riproduzione).

Per il pomodoro da trasformazione, dall’anno di domanda 2024, l’agricoltore che intende richiedere il sostegno accoppiato è tenuto a utilizzare materiale di propagazione certificato, appartenente a varietà iscritte nei Registri delle varietà o nel Catalogo comune europeo.

Per le aziende biologiche resta la possibilità di utilizzare sementi o materiali di propagazioni convenzionali qualora quelli in forma biologica non siano disponibili sul mercato.

 

Tratto dall’articolo in pubblicazione su L’Informatore Agrario n. 13/2023
Sostegni accoppiati, ecco cosa cambia
di L. Palazzoni, S. Maria Lilli, S. Ciliberti
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