Bulatura del grano duro, benefici su rese e ambiente

Secondo uno studio pubblicato dalla rivista «Environmental Research Letters», lo stress dovuto alle ondate di calore, alla siccità o all’eccesso di acqua, provocano variazioni annue dei rendimenti produttivi del grano stimate intorno al 40%.

Il grano, all’interno dei cereali, si colloca nei primi posti delle colture più prodotte al mondo. Per questo motivo è importante sperimentare tecniche agronomiche che permettano una riduzione dell’impatto ambientale.

Nella campagna 2019-2020, Bonifiche Ferraresi ha impostato su una superficie di 10 ettari una prova di «bulatura» su frumento duro, con l’obiettivo di ridurre gli input di fertilizzazione e diserbo da apportare alla coltivazione.

I vantaggi della bulatura

Nella coltivazione dei cereali, la competizione delle infestanti e le carenze nutrizionali (soprattutto di azoto) sono i principali fattori che possono determinare perdite produttive sia in termini qualitativi che quantitativi.

La bulatura del grano con leguminose foraggere è una metodologia agronomica che può influire in modo positivo sulla disponibilità dell’azoto e sul controllo delle infestanti.

Questa tecnica consiste nel far crescere due colture contemporaneamente durante parte del loro ciclo biologico. Lo sfasamento temporale dell’epoca di semina tra frumento e leguminosa foraggera garantisce un vantaggio fenologico per il grano, riducendo il rischio di competizione da parte della leguminosa stessa.

Risultati produttivi ed economici

I dati ottenuti hanno mostrato che, con la bulatura, la produzione è stata 0,38 t/ha più elevata del testimone e con buoni valori di proteine e peso specifico (tabella 1).


La variazione di resa è stata condizionata da fattori abiotici che hanno concorso a enfatizzare i benefici della bulatura. Infatti, durante la fase di granigione, eventi meteo avversi hanno provocato allettamenti significativi lungo il campo.

La tesi «bulatura» ha manifestato maggior resistenza agli allettamenti tardivi. Le informazioni relative alle caratteristiche merceologiche sono state raccolte tracciando manualmente gli scarichi della macchina da raccolta.

La tabella 3 riporta i ricavi lordi riferiti alle due tesi a confronto.

Si può notare che la gestione agronomica che prevede la bulatura ha consentito di ottenere un ricavo lordo di circa il 25% superiore rispetto alla gestione convenzionale (+141,2 euro/ha).

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 4/2021
Bulatura del grano duro, benefici su rese e ambiente
di D. Cillis
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