Interprofessione dell’olio: impariamo dalla Spagna

oliveti spagna

Una delle chiavi del successo del sistema olivicolo della Spagna è nella capacità di aggregazione tra le diverse componenti della filiera e nella realizzazione di azioni finalizzate a valorizzare la produzione nazionale sul mercato domestico e, soprattutto, su quello mondiale.

Ne è un ulteriore esempio la disposizione che entrerà in vigore a ottobre sull’estensione delle norme nell’interprofessione dell’olio di oliva e che sarà applicata per cinque annualità.

Da diversi anni, per la precisione dal 2008, l’interprofessione olio di Spagna è attiva con programmi che hanno consentito di migliorare la posizione commerciale dell’olio iberico e di conquistare una posizione privilegiata in quasi tutti i mercati di esportazione.

La nuova norma prevede il prelievo di 6 euro per ogni tonnellata di olio prodotto e commercializzato. La metà di tale contributo è a carico degli olivicoltori e dei primi trasformatori e l’altra metà è versata dall’industria di imbottigliamento e di commercializzazione.

I fondi saranno utilizzati per la promozione dell’olio d’oliva; il miglioramento dell’informazione e della conoscenza della produzione e dei mercati; la realizzazione di programmi di ricerca e sviluppo, nonché di progetti di innovazione tecnologica.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 34/2019
L’esempio spagnolo sull’interprofessione dell’olio
di E. Comegna
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