Sistema immunitario della vacca da latte, i rischi nelle fasi di vita più critiche

Nei ruminanti le fasi di vita più critiche per la funzionalità del sistema immunitario – anche in assenza di specifici patogeni – sono quelle iniziali, il periparto e la messa in asciutta.

Gli apparati più coinvolti sono quello digestivo e il respiratorio, principali vie di diffusione di microbi e loro prodotti, nonché la ghiandola mammaria e l’apparato riproduttore, che  costituiscono ulteriori vie di ingresso e interazione con i patogeni.

Messa in asciutta

Questa fase è tornata alla ribalta per la necessità di ridurre i trattamenti antibiotici negli animali allevati al fine di limitare la diffusione di fenomeni di antibiotico resistenza. Controllando più accuratamente le bovine in questo periodo, normalmente poco monitorato, si è potuto evidenziare come una percentuale elevata di soggetti manifesti uno stato immunitario alterato prima e/o dopo la messa in asciutta.

In una recente indagine condotta su 115 bovine con un livello di cellule somatiche inferiore a 200.000/mL di latte si evidenzia come il 28% avesse severi stati infiammatori prima dell’asciutta e ben il 30% manifestasse una risposta infiammatoria dopo. Il fatto più interessante è che le bovine con stati infiammatori hanno prodotto meno latte nella lattazione successiva.

Un ulteriore elemento che impone maggiore attenzione a tale fase è costituito dalla dimostrazione che il livello produttivo nel giorno della messa in asciutta influenza la severità della risposta infiammatoria post-asciutta. Con una produzione di oltre 15 kg/giorno la risposta infiammatoria è più marcata e prolungata.

Indipendentemente dalla causa che genera tale risposta dopo la messa in asciutta, questi risultati supportano l’ipotesi che sollecitazioni del sistema immunitario ripetute in tarda gestazione possono innalzare il livello delle citochine proinfiammatorie e giustificare l’insuccesso del periodo di transizione.

Importanza del monitoraggio

Il monitoraggio dei soli indicatori ematici relativi al metabolismo non consente di individuare con tempestività la causa e l’inizio della patologia primaria, anche nelle fasi fisiologiche che sino a ora abbiamo considerato dipendere essenzialmente da eventi endocrino-metabolici come il periparto.

Il sistema immunitario, specialmente quello innato, partecipa alla concertata risposta dell’organismo per adattarsi più rapidamente possibile alla nuova condizione e raggiungere l’omeostasi. Per questa ragione è difficile affidarsi a un solo biomarcatore per comprendere la capacità di adattamento, ovvero la sua resilienza.

Appare più efficace l’uso di un pool di indicatori, che includono parametri correlati all’immunità. Emerge così l’utilità di indicatori del processo infiammatorio e dello stress ossidativo, combinati con indicatori del metabolismo.

 

Tratto dall’articolo pubblicato sul supplemento Stalle da Latte a L’Informatore Agrario n. 20/2020
Sistema immunitario, i rischi nelle fasi di vita più critiche
di E. Trevisi
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