Ricambio generazionale, opportunità da gestire bene

La successione in azienda va affrontata per tempo, con coraggio e intelligenza. Può così diventare, nel giro di pochi anni, un cammino straordinario di innovazione e crescita.

Circa il 90% delle imprese italiane sono a gestione familiare e il loro contributo al pil nazionale arriva all’80%. Negli USA, unico Paese ad averne di più (96%), il contributo al pil è del 40%. Ma queste percentuali in agricoltura sono addirittura più alte: se guardiamo per esempio i dati Eurostat, il 96% circa delle imprese agricole sono a conduzione familiare e hanno in opera circa il 90% delle superfici agricole.

Ecco perché diventa importante capire che il ricambio generazionale non è un passaggio semplice e nemmeno scontato, ma di fondamentale importanza: nel nostro Paese il passaggio generazionale interessa circa la metà delle aziende agricole. Può rappresentare un’enorme opportunità per l’azienda, ma deve essere affrontato per tempo e in modo costruttivo. Si tratta di un processo lungo e occorre capire che la proprietà di un’impresa non è come quella di una casa, che può passare in modo automatico da una generazione all’altra.

Ci sono aspetti importanti (patrimoniali, finanziari, fiscali e legali) che devono essere affrontati per tempo, con l’aiuto di persone competenti, in modo che siano chiari per tutti i componenti della famiglia per non rischiare che diventi occasione di tensione interna.

L’Informatore Agrario e Stalle da Latte organizzano a FAZI 2020 un convegno sul tema del ricambio generazionale nelle aziende zootecniche. Clicca sull’immagine e scopri il programma del convegno

I giovani sono più predisposti all’utilizzo delle procedure informatiche e nella maggior parte dei casi hanno livelli di scolarità più elevata di chi li precede, con il valore aggiunto di un forte desiderio di innovazione. Il punto cruciale è quindi quello di dare le opportunità giuste ai giovani, che non significa avere macchinari più potenti, ma una mentalità nuova.

D’altra parte è importante che il titolare riesca a trasmettere alla generazione successiva le basi per amministrare un’azienda: conoscere e  gestire la situazione economica , saper usare i dati tecnici ed economici per prendere le decisioni, fare un business plan per decidere quali investimenti fare, ragionare nel medio e nel lungo periodo.

I dati nazionali indicano che solo il 30% delle aziende agricole supera il primo passaggio generazionale, il 15% il secondo e solamente il 5% il terzo. Il nocciolo di questa delicata fase sta nella capacità di condivisione dei valori familiari, e quindi aziendali, tra una generazione e l’altra.

 

Tratto dall’articolo pubblicato sul supplemento Stalle da Latte a L’Informatore Agrario n. 4/2020
Ricambio generazionale, opportunità da gestire bene
di M. Campiotti
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