Con «Caseificio Italia» aumenta ancora la burocrazia

Dal 1° luglio 2022 è scattato l’obbligo degli operatori della filiera lattiero-casearia di registrare e comunicare ad Agea, tramite il Sian, le movimentazioni di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, nonché i dati produttivi ed economici che li riguardano.

Il nuovo strumento di monitoraggio continuo nel settore è stato battezzato con il termine di «Caseificio Italia» e scarica sulle imprese un ulteriore carico amministrativo, costoso e non semplice da gestire, con l’errore sempre in agguato e l’eventualità che l’Amministrazione chieda il versamento di sanzioni a carico degli inadempienti e, magari, a chi incappa in un semplice errore o refuso.

Sono interessate solo tre delle quattro filiere del latte più importanti: il bovino, l’ovino e il caprino. Resta escluso dunque il settore bufalino.

Gli adempimenti sono a carico dei primi acquirenti, delle imprese attive nella fase della trasformazione della materia prima in prodotti lattiero-caseari e, infine, una terza categoria che i provvedimenti nazionali identificano come «piccoli produttori» e cioè gli allevatori che effettuano la vendita diretta del proprio latte e dei prodotti da esso ottenuti. Pertanto, la maggior parte degli allevatori, vale a dire quelli che si limitano a produrre latte bovino, ovino e caprino per cederlo, sotto forma di materia prima, a operatori terzi per la trasformazione e/o la commercializzazione, non sono tenuti a svolgere alcun adempimento, in quanto le registrazioni spettano ai loro clienti e in generale ai soggetti cui si esegue la consegna.

Con l’entrata in vigore delle nuove e più estese regole sulle dichiarazioni obbligatorie, introdotte con il decreto legge 29 marzo 2019, convertito con la legge n. 44 del 21 maggio, i primi acquirenti sono tenuti a rendere la prima dichiarazione, riferita alle consegne di luglio 2022, entro il termine perentorio del 20 agosto 2022. Le imprese che trasformano la materia prima e i semilavorati e fabbricano derivati del latte devono trasmettere la prima comunicazione entro il prossimo 20 ottobre, per le lavorazioni riferite al terzo trimestre del 2022 (luglio, agosto, settembre).

Infine, gli allevatori dediti alla vendita diretta di latte e derivati di bovini, ovini e caprini (piccoli produttori) devono rispettare come prima scadenza la data del 20 gennaio 2023, quando scatta l’obbligo a loro carico di registrare le produzioni del semestre luglio-dicembre 2022.
Per ulteriori informazioni sulle modalità di esecuzione dei nuovi adempimenti si rimanda alle istruzioni operative Agea n. 16 dell’11 febbraio 2022.