Ad agosto ridotto di oltre 1/3 il vino stoccato in cantina

Pubblicato dall’Icqrf sul sito Mipaaf il bollettino Cantina Italia al 31 agosto: si tratta di un’analisi che cade in un periodo assai delicato per gli operatori del settore, almeno potenzialmente influenzata dalla misura della distillazione di crisi, predisposta proprio per cercare di governare l’offerta e, limitatamente al segmento dei vini comuni non territoriali, contenere entro certi limiti le giacenze in cantina.

Ma pur considerando l’impatto della distillazione, che comunque interessa i soli vini comuni – la vendemmia verde influenzerà invece il livello produttivo ed eventualmente la situazione delle giacenze dei vini dop e igp che saranno ottenuti nella nuova campagna vitivinicola – i dati di giacenza Icqrf estratti dai registri telematici rappresentano sostanziali decrementi degli stock in giacenza riferibili ai vini territoriali dop e igp.

Un segnale che viene dal mercato quindi, che appare in progressiva ripresa dopo la fase di confinamento imposta dall’emergenza coronavirus.

Meno vino in cantina

In un mese, cioè nel periodo 29 luglio-31 agosto, è uscito oltre 1/3 del vino stoccato in cantina (-35,7%), pari a oltre 15 milioni di ettolitri: un trend positivo e incoraggiante che arriva dopo un periodo di calo delle vendite dovuto al periodo di lockdown che ha caratterizzato la fase 1 dell’emergenza Covid-19, decremento che interviene appena in tempo per liberare spazio nelle cantine in piena vendemmia.

Rispetto all’andamento delle giacenze su un periodo più ampio, occorre considerare che il 1° luglio 2020 erano stoccati in cantina circa 45 milioni di ettolitri, mentre il 29 luglio quasi 42,5 milioni di ettolitri, con un saldo su base mensile pari a 2,5 milioni di ettolitri. Uno scostamento minimo rispetto al salto registrato nei 30 giorni successivi, nei quali i volumi in magazzino sono scesi fino a 27,2 milioni di ettolitri. Si tratta di un dato assolutamente rilevante, considerando che nel periodo 29 febbraio-1° luglio 2020 sono usciti dalle cantine 12,2 milioni di ettolitri, di cui circa 7 milioni di ettolitri negli ultimi due mesi di maggio e giugno, con un mese di aprile – epicentro della crisi – nel quale si è manifestata la maggiore frenata e una mancata vendita pari a oltre
1,1 milioni di ettolitri rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Rispetto al periodo 29 luglio-31 agosto il maggiore differenziale in termini assoluti è stato registrato dalle produzioni territoriali, in particolare dai vini dop (circa 8 milioni di ettolitri), seguiti dai vini igp (quasi 4 milioni), con decrementi rispettivamente pari a –36,1% e –36,6%. In flessione, seppure con numeri sostanzialmente ridimensionati, anche gli stock di vini comuni non territoriali e di vini varietali, complessivamente in calo di circa 3 milioni di ettolitri. In diminuzione anche i mosti d’uva, compresi i mosti concentrati, mosti concentrati rettificati (MCR) e mosti muti, praticamente dimezzati rispetto alla giacenza registrata nel mese precedente.

Focus nel bimestre luglio e agosto

I dati di giacenza estratti alla data del 1° luglio 2019 e del 1° luglio 2020 sono pressoché equivalenti, con un differenziale pari soltanto a –1,9% riconducibile a una maggiore quantità, al 1° luglio 2019, di vini comuni ottenuti dalla più abbondante vendemmia 2018.

A partire da questi dati, le contrazioni dei volumi calcolati al 31 agosto di ciascun anno e registrate nei due mesi di riferimento sono invece sostanzialmente differenti: nel bimestre luglio-agosto 2020 sono usciti dalle cantine 17,8 milioni di ettolitri rispetto ai 14,5 milioni di ettolitri estratti nello stesso periodo dell’anno precedente, calo che in termini relativi è rispettivamente pari al 40 e 32%.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su Vite&Vino n.5/2020
I dati di giacenza al 31 agosto 2020
di S. Sequino
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