Prosecco Doc, aria di accordo con il territorio del Carso per la produzione del “Prosekàr”

Il Consorzio di Tutela della Denominazione di Origine Controllata Prosecco, in trasferta a Trieste, ha affrontato e trovato una soluzione sul caso “Prosekàr”. La richiesta carsica di introdurre nella Denominazione Prosecco Doc questa nuova tipologia è stata avanzata da alcuni agricoltori di Trieste, testimoni di un’area che potrebbe essere ulteriormente valorizzata grazie all’introduzione di una produzione riservata unicamente a questa provincia.

Tale rivendicazione, la cui origine risale a qualche anno addietro, è riemersa in occasione della richiesta di modifica del disciplinare della DOC Prosecco, finalizzata all’introduzione del Prosecco spumante rosé (tuttavia in fase di approvazione).

Alla presenza dei rappresentanti della Regione Friuli Venezia Giulia, il Consorzio, il GAL Carso LAS Kras, l’Associazione Agricoltori Kmečka Zveza, l’Associazione dei Vitocoltori del Carso Društvo vinogradnikov s Krasa e l’Associazione Društvo Prosekàr, hanno sottoscritto un’intesa finalizzata alla valorizzazione del territorio geografico da cui trae origine il riconoscimento del nome della DOC “Prosecco”.

L’accordo, siglato lo scorso 29 luglio, prevede di avviare fin da subito un processo di sperimentazione e ricerca che consenta di delineare al meglio il profilo enologico e organolettico del “Prosekàr”. In questo disegno, il Consorzio si è impegnato a cooperare al fine di incidere positivamente al miglioramento dei vincoli posti a carico del sistema produttivo del Carso, in modo da incrociare le esigenze di sostenibilità ambientale ed economica.

L’area del Carso rappresenta una particolare condizione di coltivazione, dovuta alle peculiari caratteristiche morfologiche del territorio che rendono particolarmente gravosa ed economicamente impegnativa qualsiasi attività agricola. Il supporto tecnico garantito dal Consorzio di Tutela sarà quindi fondamentale in questa fase iniziale, durante la quale la promozione, la tutela e la valorizzazione della denominazione del Prosecco DOC porterà con sé menzione del “Prosekar”, un vino realizzato a partire dai vitigni di glera, malvasia e vitovska.

Parallelamente, la controparte carsica si è impegnata al ritiro immediato delle osservazioni sulla proposta di modifica del disciplinare di produzione della DOC dei vini “Prosecco”, inoltrata al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali in data 13 luglio 2020. Il dietro-front consente all’iter procedurale di avanzare verso l’approvazione ultima e definitiva, sfornando le prime bottiglie in scaffale nel mese di ottobre.

Ilenia Cescon