In cantina anche una bottiglia vuota diventa rifiuto speciale

bottiglie vino vuote Foto: © Laima - stock.adobe.com

Il settore agricolo deve fare i conti, dopo il duro colpo a causa dell’emergenza sanitaria, con la norma che obbliga a conferire i rifiuti generati dall’attività agricola e dalle attività connesse, come la ristorazione per gli agriturismi e la vendita diretta di prodotti agricoli, a un soggetto di gestione rifiuti privato.

È una delle criticità contenute nel decreto legislativo n. 116 del 2020 che fa riferimento a una nuova definizione di rifiuto urbano, in vigore dal primo gennaio 2021.

«In alcuni Comuni lombardi è già in atto l’interruzione del servizio di raccolta dei rifiuti agricoli assimilati agli urbani e questo problema sta coinvolgendo tutte le attività agricole, tra cui agriturismi, negozi di vendita di prodotti agricoli, aziende orticole e cantine» ha affermato Antonio Boselli, presidente di Confagricoltura Lombardia.

Nella legislazione ci sono evidenti paradossi: i rifiuti organici di un albergo, ad esempio, vengono smaltiti con le normali prassi, mentre l’agriturismo deve adottare delle nuove procedure speciali o se una bottiglia di vino viene comprata in cantina e bevuta a casa può essere smaltita normalmente, se invece è la cantina a dover adempiere allo smaltimento a seguito di una degustazione diventa rifiuto speciale.

L’esclusione dal sevizio pubblico di gestione dei rifiuti prodotti dalle attività connesse delle attività agricole quali, per esempio, i rifiuti degli agriturismi e/o i rifiuti degli spacci agricoli covrebbe peraltro comportare una proporzionale riduzione della Tari, ma molti comuni non hanno ancora provveduto in merito.

Confagricoltura e altre organizzazioni agricole hanno inviato una lettera sia al Mipaaf sia al Ministero della transizione ecologica per chiedere, quantomeno, un congruo periodo di transizione per l’entrata in vigore delle nuove norme.

Una risposta positiva è arrivata, finora, dal sottosegretario alla Transizione ecologica, Vannia Gava, e da quello delle politiche agricole Gian Marco Centinaio.