Appello del mondo del vino sull’ocm promozione

«Le scriventi Organizzazioni apprendono con rammarico che, anche nel corso della prossima riunione della Conferenza Stato Regioni, non sarà inserito all’ordine del giorno un provvedimento di cruciale importanza per il settore vitivinicolo concernente la modifica del decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali del 10 aprile 2019 n. 3893, misura “promozione nei mercati dei Paesi terzi” nell’ambito del Piano Nazionale di Sostegno».

Inizia così la lettera che Confagricoltura, Cia, Alleanza delle cooperative italiane, Copagri, Unione italiana vini, federdoc e Assoenologi hanno critto a Michele Emiliano nella sua veste di coordinatore della Commissione politiche agricole della Conferenza Stato-Regioni.

Si tratta di istanze «che la filiera vitivinicola ha rivolto più volte al Ministero delle politiche agricole, con l’obiettivo di semplificare l’implementazione della misura “promozione” nell’attuale contesto, assicurare l’attuazione dei progetti nei Paesi terzi e rafforzare le posizioni delle nostre imprese nei mercati internazionali».

Le modifiche chieste dal mondo del vino discendono sostanzialmente dalla crisi scatenata anche nel settore enologico dall’emergenza Covid-19.

Ad esempio si chiede una maggiore flessibilità nel cambiamento delle azioni previste dai programmi e la possibilità di inserire variazioni nei progetti di promozione dell’ocm. È evidente, infatti, che la situazione attuale, e quella prevedibile nel prossimo futuro, non permette più la realizzazione di attività quali fiere o manifestazioni pubbliche.

I firmatari della lettera ritengono anche opportuno consentire una estensione del calendario delle attività dei progetti 2019-2020 in fase di svolgimento, garantendo il principio di non sovrapposizione tra le annualità, almeno fino a fine marzo 2021, per consentire alle aziende di assorbire in parte la flessione economico/finanziaria causata da questa emergenza, svolgendo attività che non si sono potute realizzare nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2020.

Si chiede anche il posticipo della pubblicazione del prossimo bando (campagna 2020-2021) facendo slittare il termine della presentazione dei progetti alla fine di settembre 2020 e la contrattualizzazione entro il 31 marzo 2021, affinché sia possibile una programmazione veritiera sperando di avere, nel secondo semestre del 2020 stesso, un quadro internazionale più stabile e chiaro.