Il riso europeo verso una maggiore tutela sul mercato

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La Commissione per il commercio internazionale del Parlamento europeo ha approvato, con 33 voti a favore e 8 astensioni, una bozza di revisione del regolamento relativo al Sistema delle Preferenze tariffarie Generalizzate (SPG) che prevede un meccanismo automatico di salvaguardia per le importazioni di riso dai Paesi meno avanzati.

Il regolamento prevede agevolazioni daziarie per le importazioni dai da questi Paesi, ma il riso è stato incluso in un sistema di salvaguardia automatica, al fine di difendere i produttori Ue, tra cui l’Italia rappresenta circa il 50% del mercato, in caso di gravi difficoltà del mercato, consentendo – al raggiungimento o superamento di una determinata soglia – la reintroduzione dei normali dazi tariffari.

Il Parlamento europeo porterà questo testo al trilogo con la Commissione europea e il Consiglio dell’Ue, e i negoziati tra le istituzioni europee partiranno solo dopo che il Consiglio dell’Unione europea avrà raggiunto una posizione.

Il presidente dell’Ente Nazionale Risi Paolo Carrà ha commentato: «Grazie all’intervento della politica, al forte impegno del Copa Cogeca e al contributo tecnico dell’Ente Risi, siamo riusciti ad ottenere un risultato fondamentale per la filiera risicola europea, risolutivo del grave problema delle importazioni di riso a dazio zero da Cambogia e Myanmar».
«Se il nostro Governo sosterrà con determinazione la posizione del Parlamento europeo durante i lavori del Consiglio dell’Ue – ha aggiunto Carrà – potremo veramente sperare di ottenere quanto auspicato dal settore del riso dell’Ue.

Il voto è stato commentato positivamente anche dal presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti: «È un passo importante, per il quale ringraziamo gli eurodeputati che hanno accolto le istanze a difesa della produzione risicola italiana, leader europea nel comparto».