Dal blocco dei Tir il colpo di grazia all’ortofrutta

Prosegue la protesta degli autotrasportatori per il caro carburante, partita il 20 febbraio scorso in Sicilia e in Puglia con il blocco dell’attività di carico e scarico e movimentazione merci e che oggi interessa anche Basilicata, Calabria e Campania. Una situazione che sta già creando danni gravissimi al settore agroalimentare italiano, in particolare all’ortofrutta.
Ricordiamo che in Italia l’80% delle merci si muove su gomma.

L’allarme viene lanciato dalle maggiori organizzazioni del settore. «Gli effetti del blocco dei trasporti si ripercuoteranno presto sui consumatori: stanno già arrivando segnalazioni di carenza di prodotti alimentari sugli scaffali o nei mercati. Ho scritto una lettera al ministro Patuanelli per sollecitare un rapido intervento del Governo affinché siano adottate le misure più opportune ed efficaci per porre fine a questa drammatica situazione». Così Giorgio Mercuri, presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari.

«Siamo in presenza di una situazione che neppure durante il periodo di lockdown si era mai verificata e che mette a rischio il normale approvvigionamento alimentare. La protesta – avverte Mercuri – sta degenerando con ripercussioni per tutti, imprese e consumatori».

«Una situazione quella che si sta delineando – dichiara Gennaro Velardo, presidente di Italia Ortofrutta Unione Nazionale – che mette in difficoltà un settore come quello ortofrutticolo già provato dal caro energia. Sono centinaia i quintali di merce che i produttori sono costretti a lasciare nei magazzini e nei campi con il rischio di veder sfumato il proprio lavoro e i propri guadagni trattandosi di prodotti freschi facilmente deperibili, con conseguenti ripercussioni economiche sull’intera filiera agroalimentare e disagi per i consumatori».

Per questo Italia Ortofrutta ha richiesto con una nota indirizzata alle principali cariche istituzionali «un intervento immediato dei Prefetti, perché venga ripristinato uno stato di normalità che consenta alle aziende di continuare a svolgere il loro ruolo, e un incontro urgente che metta il settore ortofrutticolo al centro dell’agenda di Governo».