Vite: è ora di pensare al piano di concimazione

vigneto

In termini generali l’impiego dei vari tipi di fertilizzante e le modalità distributive in vigneto si possono schematizzare in base alla fase fenologica (tabella).

Tabella Efficienza dei fertilizzanti in vigneto

Si possono considerare in funzione della disponibilità idrica due gestioni: vigneto in asciutta, in cui sono prevalenti i concimi granulari o pellettati distribuiti al terreno e vigneto irriguo (microirriguo), dove si integrano i concimi granulari e i concimi idrosolubili in fertirrigazione.

In entrambi i casi è sempre bene prevedere un significativo apporto di base con ammendanti organici. In considerazione del tempo necessario alla loro mineralizzazione (circa 3 anni) è preferibile un mirato apporto annuo che un copioso apporto ogni 2-3 anni.

È fondamentale che l’ammendante sia interrato a un massimo di 10-15 cm di profondità, perché oltre tale quota diminuisce l’attività microbiologica e la mineralizzazione è scarsa. Inoltre, è bene che l’interramento non avvenga troppo vicino all’apparato radicale, in quanto vi potrebbe essere sviluppo di calore dato dalla fermentazione-processo di umificazione; quest’ultimo potrebbe risultare positivo nei casi di terreni argillosi e freddi dove la mineralizzazione della componente organica è normalmente più lenta.

In entrambi i casi è utile prevedere un piano di concimazione fogliare a integrazione di quanto somministrato per via radicale, calibrato in funzione degli obiettivi enologici e dello stato nutrizionale della vite.

Indicativamente in condizioni di media fertilità del suolo si apportano in totale circa 35-55 unità fertilizzanti (kg/ha unità fertilizzanti) di azoto, circa 15-45 unità fertilizzanti P2O5 e circa 45-95 unità fertilizzanti K2O, da modulare a seconda del suolo, del vitigno e del contesto produttivo.

Vigneto in asciutta

Considerando una fertilità media del terreno, si consiglia l’apporto di concimi granulari o pellettati con rapporto N:P:K circa 2:1:3 circa 2 settimane prima della ripresa vegetativa-germogliamento, con una dose indicativa di 300-500 kg/ha e un apporto di concimi con rapporto N:P:K circa 1:2:3 alla fase di maturazione legno (da fine agosto a metà ottobre), alla dose indicativa di 200-400 kg/ha.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su Vite&Vino n. 5/2019
I giusti apporti con un corretto piano di concimazione
di R. Castaldi, G. Bigot
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