Fertirrigare è più facile con Fert-Irrinet

Prove sperimentali presso l’Acqua Campus del Cer a Budrio (Bologna)

La fertirrigazione è una tecnica agronomica con diversi vantaggi produttivi e ambientali, ma non è di facile applicazione.
Per fertirrigare in modo efficiente le colture, dalle arboree alle orticole passando per i seminativi, è essenziale considerare numerosi fattori, compito però facilitato dall’ausilio di software di supporto decisionale (DSS) che, grazie a modelli matematici e un database di conoscenze, consentono di elaborare tutte le informazioni disponibili e formulare un consiglio fertirriguo.
Per dare risposta a queste necessità, grazie a un progetto finanziato nel 2016 dal Psr della Regione Emilia-Romagna, Misura 16.1.01, il Cer (Canale Emiliano romagnolo) ha realizzato un software semplice e gratuito, denominato Fert-Irrinet, che ha implementato il servizio di assistenza irrigua Irriframe anche con il consiglio fertirriguo (figura 2), in quanto non è sufficiente limitare le dosi e frazionarle nel tempo, se non si gestiscono correttamente le irrigazioni.

Risultati confermati

Dai risultati emersi dall’applicazione del software su pomodoro da industria, patata comune, pero e mais da granella è stato confermato che la distribuzione frazionata dell’azoto ha consentito effettivamente di diminuire le perdite per lisciviazione dal 40 fino all’80%, aumentando l’efficienza di utilizzo dell’elemento. Inoltre, è stato possibile incrementare le produzioni delle quattro colture interessate dal progetto del 20-30%, attraverso un aumento di resa delle componenti commerciali.
In particolare, per la patata comune si è osservato un aumento delle pezzature dei tuberi e contemporaneamente una riduzione di quelli di scarto per dimensioni sovra-misura, per il pomodoro da industria si sono osservati incrementi dei quantitativi di bacche rosse prodotte, del loro peso medio e del numero di bacche per unità di superficie, per il mais da granella, pur non avendo osservato incrementi di resa statisticamente significativi, la tecnica ha permesso comunque di aumentare l’efficienza di utilizzo dell’azoto e infine, per la coltura del pero (Abate Fétel/ MH) ci sono stati notevoli incrementi produttivi con aumento delle pezzature e dei pesi medi dei frutti.
I risultati confermano quindi le notevoli potenzialità di applicazione della tecnica fertirrigua, ottenendo ottimi effetti sia in termini di efficienza di applicazione del fertilizzante sia di incrementi di resa e qualità del prodotto.
Dal punto di vista ambientale, la tecnica ha consentito di ridurre al minimo la percolazione di nitrati in falda.

Allo studio la App per tablet e smartphone

Una volta creato il software e validato con quelle colture che rappresentavano, per elevati fabbisogni azotati, per metodi irrigui impiegati e vulnerabilità dei territori, quelle che maggiormente avrebbero beneficiato dall’applicazione di questa tecnica, si è avviato nel 2020 un nuovo Piano per l’innovazione finanziato dai gruppi operativi della Misura 16.01 del Psr- RER, che vede coinvolti anche diversi organismi di ricerca (Distal dell’Università di Bologna, Astra, Crpv, Agronica) e formazione (Dinamica), e un’ampia rappresentativa di produttori agricoli.
L’obiettivo è quello di estendere l’applicativo Fert-irrinet a tutte quelle colture di interesse fertirriguo e lo si farà anche attraverso la realizzazione di un’applicazione per smartphone e tablet di facile utilizzo.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 21/2020
Fertirrigazione più smart con Fert-App
di D. Solimando, S. Anconelli
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