Xylella: Centinaio si scusa a nome dello Stato

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«Chiedo scusa alla Puglia perché lo Stato, che si può chiamare Ministeri, Regione, politica italiana o magistratura, in questi anni ha voltato la faccia dall’altra parte». Lo ha detto il ministro dell’agricoltura Gian Marco Centinaio a Lecce, dopo aver sorvolato in elicottero 165 km di area infetta da Xylella.

«Chiedo scusa – ha detto Centinaio – non come cittadino, ma come ministro dell’agricoltura e come rappresentante dello Stato italiano».

«Sembra una regione avvolta da una ragnatela, è impressionante. Sorvolando queste aree mi è venuta la pelle d’oca e più l’elicottero si soffermava su questi alberi diventati ormai dei tronchi bruciati e più mi arrabbiavo». Questo il commento del ministro.

«Purtroppo – ha aggiunto – i tempi della macchina burocratica per dare una riposta immediata si sono allungati perché in Italia c’è un mostro che mi fa schifo, un mostro che se gli tagli una testa gliene escono subito altre due, ed è la burocrazia. Per ogni mese perso ci sono stati 2 chilometri infettati».