Tutto pronto per gli aiuti alle Comunità energetiche rinnovabili

Il Ministero dell’ambiente (Mase) ha ufficializzato le regole operative per accedere alle agevolazioni a favore delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer).
Gli aiuti sono di due tipologie. La prima è una tariffa incentivante sulla quota di energia condivisa degli impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia. Il contributo si applica fino al trentesimo giorno successivo alla data di raggiungimento di un contingente di potenza incentivata pari a 5 GW e comunque non oltre il 31 dicembre 2027. Le agevolazioni sono riconosciute sia ai nuovi impianti sia al potenziamento di quelli esistenti.
Le Cer devono essere formalmente costituite, con apposito atto, e inoltre devono individuare l’area nella quale realizzare l’impianto e la cabina primaria. Si prevede, inoltre, una disposizione, accolta in modo negativo dagli operatori, in base alla quale gli impianti di possono entrare in esercizio dopo la costituzione della Cer.

La seconda tipologia di aiuto è sotto forma di contributo a fondo perduto, con uno stanziamento del Pnrr di 2,2 miliardi di euro. I progetti selezionati possono contare sulla copertura del 40% dei costi di realizzazione del nuovo impianto o del potenziamento di quello esistente nei territori dei Comuni fino a 5.000 abitanti.
Possono essere ammessi a contributo gli impianti che entrano in esercizio entro 18 mesi dalla data di concessione del sostegno e comunque non oltre il 30 giugno 2026.
La tempistica per la raccolta delle domande è piuttosto serrata: entro il 23 febbraio prossimo il Mase stabilirà le regole tecniche per l’attuazione dell’intervento ed entro i successivi 45 giorni il Gestore dei servizi energetici (Gse) metterà in esercizio i portali per la presentazione delle domande, la cui data ultima è il 31 dicembre 2024.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 4/2024
Via alle regole operative per gli aiuti alle Comunità energetiche rinnovabili
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