Psr, la Puglia costretta a sperare in un’altra deroga

La Regione Puglia ha presentato a Bruxelles la richiesta per evitare di dover restituire i 95 milioni del Psr non spesi entro il 31 dicembre 2020, ora gli Uffici europei stanno esaminando la documentazione.

«I miei uffici stanno verificando se le condizioni stabilite dalla normativa per la concessione di tale eccezione sono soddisfatte e quale importo oggetto del disimpegno automatico possa essere esentato»: lo scrive il commissario europeo all’agricoltura, Janusz Wojciechowski, rispondendo alla lettera inviata dagli europarlamentari Paolo De Castro e Raffaele Fitto con la quale è stata caldeggiata la concessione della deroga al fine evitare il disimpegno automatico di quasi 95 milioni di euro del Psr Puglia.

«Anche lo scorso anno – evidenzia il commissario – le autorità italiane si sono trovate in situazione analoga», quindi «ravvisiamo una questione più strutturale relativa alla realizzazione del programma in questa Regione, che richiede sforzi da parte dell’autorità per evitare che questa situazione si ripeta nei prossimi anni».

«Continueremo a impegnarci insieme a tutti gli altri colleghi pugliesi – sostengono De Castro e Fitto – perché ci sia una conclusione positiva della vicenda nell’interesse del mondo agricolo e dell’intero territorio rurale pugliese».

Lo scorso anno la Commissione Ue aveva accettato di prorogare di un anno per spendere 142 milioni di euro (86 milioni di fondi Feasr) e il governatore Michele Emiliano aveva commentato con soddisfazione che « I servizi della Dg Agri hanno trovato corrette le motivazioni addotte dalla Regione Puglia nella propria istanza, prendendo atto delle cause di forza maggiore che hanno rallentato l’ avanzamento della spesa».

Vedremo cosa succederà quest’anno.