Pratiche sleali, si punta a nuove norme più incisive

ortofrutta

La Camera ha approvato la proposta di legge che modifica il decreto legislativo sulle pratiche sleali e introduce il riferimento ai costi minimi di produzione nei contratti di conferimento nella filiera agroalimentare.

Il provvedimento, che ora prosegue al Senato l’iter parlamentare, mira a rafforzare la posizione degli agricoltori nei confronti dei propri partner commerciali, per affrontare il tema del generalizzato aggravio dei costi delle aziende del settore primario e della difficoltà ad ottenere un adeguato incremento dei prezzi di vendita, in modo da raggiungere un livello soddisfacente di redditività.

La proposta di legge contiene inoltre ulteriori disposizioni, prevedendo la delega al Governo per la disciplina delle filiere di qualità nel sistema di produzione, importazione e distribuzione dei prodotti agroalimentari e la realizzazione di campagne informative istituzionali per la sensibilizzazione del consumatore.

Alla luce delle criticità finora riscontrate, la proposta di legge in discussione apporta due mirate integrazioni di cui la prima è una specifica definizione di «costi di produzione», dove si tiene conto degli oneri a carico del fornitore, elaborati sulla base del costo delle materie prime, dei servizi, dei mezzi tecnici e dei prodotti energetici, della dinamica dei costi della manodopera, delle tecniche di produzione e commercializzazione, nonché della vulnerabilità dei prodotti e dei volumi di produzione in funzione delle condizioni di natura climatica e degli eventi atmosferici eccezionali.
La seconda integrazione agisce sugli elementi essenziali che devono essere inclusi nei contratti di cessione stipulati obbligatoriamente in forma scritta e prima della consegna. Oltre a tutte le indicazioni già previste, è aggiunta la condizione che «i prezzi stabiliti tra il fornitore e l’acquirente devono tenere conto dei costi di produzione» e a tale riguardo le parti contraenti sono tenute a rendere disponibili all’autorità competente per i controlli i documenti contabili relativi all’attività di vendita.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 16/2024
Verso norme più efficaci per le pratiche sleali
di E. Comegna
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