Supera 2 miliardi di euro la dotazione finanziaria per l’agricoltura prevista dalla versione definitiva della legge di bilancio 2022. Il budget è riferito esclusivamente alle misure agricole in senso stretto, attuate generalmente dal Mipaaf, oppure impostate come agevolazioni di tipo fiscale e contributivo.
L’intervento finanziariamente più impegnativo riguarda il sistema della gestione del rischio, con uno stanziamento di 250 milioni di euro per il quinquennio 2023-2027 destinato alle assicurazioni agevolate gestite attraverso il Piano di sviluppo rurale nazionale. Inoltre, 690 milioni di euro sono stati destinati al fondo mutualistico nazionale per contrastare l’impatto di rischi catastrofali nel settore agricolo (siccità, alluvioni, gelate e brinate).
Il Mipaaf dovrà emanare al riguardo un proprio provvedimento con il quale stabilisce le regole per il riconoscimento, la costituzione, il finanziamento e la gestione del fondo. Tutto ruota attorno all’Ismea, individuato come soggetto gestore, che quindi raccoglie le quote annuali di partecipazione, attraverso il prelievo alla fonte sui pagamenti diretti annuali e ha la responsabilità di accertare il verificarsi degli eventi dannosi ed erogare i risarcimenti a favore degli agricoltori colpiti.
Importante dal punto di vista dell’impegno finanziario è anche la proroga della detassazione ai fini Irpef dei redditi dominicali e agrari dichiarati dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, con un beneficio fiscale stimato pari a 237 milioni di euro per il 2023.
Altro capitolo con una ricca dotazione è quello per il sostegno ai distretti del cibo istituiti con la legge 205/2017 e comprendenti, ad esempio, i distretti agroalimentari di qualità, i sistemi produttivi locali, i bio-distretti e i distretti biologici, per i quali il Governo mette a disposizione un budget di 120 milioni di euro per il prossimo anno.
Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 38/2021
Piatto ricco per l’agricoltura nella legge di bilancio
di E. Comegna
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