Nutrizione e tecnologia per rese e sostenibilità

Per continuare a fare reddito nello scenario attuale, che chiede all’agricoltura prodotti di maggiore qualità con minore impatto sull’ambiente, adottare un approccio mirato a tagliare i costi è controproducente sotto tutti i punti di vista. Chi coltiva in ottica imprenditoriale sa bene che la parola d’ordine è «efficienza», il che significa utilizzare i mezzi tecnici nelle giuste dosi e con le corrette modalità.

Se focalizziamo questo concetto sulla nutrizione vegetale, uno dei fattori principali per la produzione che la recente cronaca ha messo sul banco degli imputati per l’aumento dei costi, risulta chiaro come la giusta sinergia tra fertilizzanti, biostimolanti e tecnologie innovative per la loro distribuzione rappresenti la soluzione ideale per rispondere alle richieste del mercato, sia in ambito ortofrutticolo sia in quello delle grandi colture.

Informazioni tecniche sulla nutrizione sostenibile

Con questo assunto nasce il progetto Nutrizione Sostenibile – tecnologie per l’uso efficiente dei nutrienti realizzato da Compo Expert Italia e Kuhn, un’attività di comunicazione mirata a divulgare a tecnici, agricoltori e addetti ai lavori le migliori soluzioni per nutrire le colture orticole, frutticole e i seminativi in modo sostenibile per l’ambiente ma anche per il bilancio aziendale.

«Utilizzare fertilizzanti senza alcuna tecnologia, esagerare nelle dosi, distribuire nei momenti sbagliati o, peggio ancora, somministrare elementi nutritivi nelle fasi fenologiche in cui non sono utili, genera un impatto ambientale negativo – evidenzia Pietro Costanza, marketing manager di Compo Expert Italia – che comporta notevoli ripercussioni anche sul reddito dell’agricoltore, che investe su prodotti che poi si perdono nell’ambiente. Mai come oggi è necessario parlare di efficienza e di strategia nutrizionale e noi lo facciamo avendo chiaro che questi concetti, se attuati correttamente, comportano benefici economici per l’intera filiera.

Il nostro concetto di strategia nutrizionale – prosegue Costanza – segue determinate linee guida, tra le quali effettuare un’attenta analisi dell’ambiente di coltivazione individuando tutte le “criticità” che lo caratterizzano, inserendo prodotti speciali la cui applicazione avviene nelle prime fasi fenologiche, quando si creano i presupposti per la creazione di una buona struttura vegetativa e produttiva. Con questo progetto vogliamo sottolineare come l’efficacia di questa strategia si esalti con l’impiego di attrezzature meccaniche innovative».

Il contributo della meccanica di precisione

«Il costo sempre più elevato delle materie prime e un orientamento sempre più spinto a modelli di coltivazione sostenibili hanno sollecitato le case costruttrici, in particolare il Gruppo Kuhn, a un’evoluzione delle attrezzature con l’obiettivo di realizzare modelli di spandiconcime in grado di assicurare che la dose prefissata dall’agronomo o dall’imprenditore sia mantenuta esattamente in campo – aggiunge Paolo Cera, marketing manager di Kuhn Italia – e al tempo stesso che venga assicurata la massima omogeneità distributiva sia in senso trasversale sia longitudinale con possibilità di variare la dose nelle varie zone dell’appezzamento. L’esperienza di Kuhn nel settore della fertilizzazione ha consentito di ridurre sensibilmente il coefficiente di variabilità dei propri spandiconcime, portandolo a valori inferiori a 10, in relazione a una media di mercato superiore a 20. Se a questo miglioramento nell’uniformità di distribuzione trasversale – prosegue Cera – si aggiunge l’utilizzo di fertilizzanti ad alto contenuto tecnologico, gli effetti positivi sulla produttività delle colture si moltiplicano di conseguenza».