Nuovi orizzonti per l’agricoltura multifunzionale

cavallo bambino

Diverse proposte legislative attualmente in discussione offriranno nuove possibilità all’agricoltura multifunzionale, nell’ottica di rilanciare la vitalità delle aree rurali. In particolare sono allo studio disposizioni sulla cosiddetta agricoltura contadina che prevedono, tra le altre, la semplificazione delle norme in materia di produzione, trasformazione e vendita dei prodotti e la possibilità che a livello nazionale sia programmata una specifica misura per l’agricoltura contadina nell’ambito della politica di sviluppo rurale 2023-2027.

Tra le novità in arrivo di maggiore rilievo vi è la legge che prevede un Piano nazionale annuale di interventi per la promozione del lavoro e dell’imprenditoria femminile, per la cui attuazione saranno stanziati 20 milioni di euro annui. Il Piano è finalizzato alla realizzazione e al finanziamento di interventi per favorire la creazione e l’attività delle imprese a conduzione femminile; sostenere le imprese e il lavoro femminili, con particolare attenzione alle aree interne e disagiate, anche mediante la previsione di premialità utilizzabili nel Piano strategico nazionale della Pac; tutelare la maternità e la genitorialità delle lavoratrici e delle imprenditrici agricole.

Infine, c’è il progetto di legge sulla multifunzionalità nel settore primario che prevede un’ampliamento delle attività oggi possibili attraverso la promozione di interventi di sostegno alla pluriattività e di servizi sociali, socio-sanitari, educativi e d’inserimento socio-lavorativo connessi.

È prevista l’introduzione di norme volte a consentire la realizzazione di strutture agro-sanitarie, destinate ai pazienti e alle loro famiglie, a valorizzare il valore terapeutico dei boschi e delle aree rurali, ad accogliere, deospedalizzandoli, gli anziani e i soggetti affetti da patologie psico-neurologiche o genetiche, da disturbi della nutrizione o da autismo.
Non mancano infine direttive per la semplificazione e l’armonizzazione delle norme per la vendita a distanza, anche per via telematica, prevedendo, in particolare in favore dei produttori di vini o di spiriti con indicazione geografica, nonché dei produttori operanti nell’ambito delle strade del vino riconosciute, l’armonizzazione e la semplificazione della normativa in materia doganale e di riscossione delle accise.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 13/2021
Verso una «nuova» agricoltura multifunzionale 
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