Negoziati difficili per l’etichetta nutrizionale

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L’Italia non è soddisfatta dell’andamento dei negoziati europei sulle Conclusioni del Consiglio Agrifish in materia di etichettature nutrizionali.
Lo ha affermato la ministra Teresa Bellanova nel corso dell’incontro bilaterale con l’omologa portoghese Maria do Céu Antunes, anticipando come appaia problematico portare avanti il processo.

«Le trattative delle ultime settimane sulla bozza di conclusioni del Consiglio presentata dalla Presidenza hanno confermato la difficoltà di raggiungere un’intesa in Consiglio: a nostro avviso l’approccio non è stato del tutto neutrale» ha affermato Bellanova, stigmatizzando in particolare come, attraverso l’accostamento tra etichettature e profili nutrizionali, si sia inteso rimandare a una logica non condivisibile di predeterminazione del valore nutrizionale degli alimenti da veicolare in etichetta.

Vale la pena ricordare che nelle scorse settimane anche la Germania ha adottato il contestato Nutriscore, l’etichettatura nutrizionale a 5 colori messa a punto in Francia.

Bellanova ha poi ricordato l’imminente pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale italiana del decreto che consente all’industria alimentare di adottare lo schema NutrInform Battery, varato per tradurre in concreto la visione italiana delle etichettature nutrizionali: taglio scientifico, informazione trasparente, approccio informativo ma non prescrittivo, esclusione delle dop e delle igp.

«So che la Presidenza portoghese intende dedicare molta attenzione al tema del diritto dei consumatori – ha concluso la ministra – e proprio per questo invito ad approfondire anche il diritto alla trasparenza dell’informazione alimentare: i consumatori vogliono sapere da dove proviene un prodotto e cosa contiene. Dobbiamo aiutarli a comprendere e agire di conseguenza, senza voler sostituire al loro giudizio messaggi banali sulla presunta salubrità del cibo».