Il taglio degli agrofarmaci sarà un boomerang

«La situazione presenta tratti drammatici. Il taglio del 62% all’impiego di agrofarmaci previsto dalla Commissione europea, insieme alla riduzione del 20% dei quantitativi di fertilizzanti e del 50% degli antibiotici porterebbero senza dubbio a una contrazione della produzione europea: perderemo la possibilità di produrre sul 30% dei terreni nell’UE. In Italia interi comparti, dal mais all’ortofrutta, potrebbero subire danni enormi».
Ettore Prandini, presidente di Coldiretti, in una intervista a L’Informatore Agrario ribadisce la contrarietà alla bozza di regolamento Ue sull’uso sostenibile degli agrofarmaci.

Oltre agli effetti devastanti sulle imprese agricole, evidenzia Prandini, aumenterebbe l’import dai Paese extra UE: in definitiva si assisterebbe alla «delocalizzazione» sia della produzione di cibo destinato ai cittadini europei, sia dell’impatto ambientale legato a quelle produzioni.
L’effetto sull’ambiente, quindi, sarebbe addirittura negativo. Lo dimostrano anche i risultati di una indagine affidata da Coldiretti al centro studi Divulga, dai quali si evince che l’agricoltura europea è già la più sostenibile al mondo.

Il consumo di fertilizzanti negli ultimi anni in Europa è calato e adesso è 51 kg/ettaro, contro 60 negli Stati Uniti, 75 in Brasile e 198 in Cina.
Dal 1990 al 2019 nell’UE l’impiego di fertilizzanti è diminuito del 15%, al contrario è aumentato del 450% in Brasile, del 45% in Nord America e del 31% in Asia Orientale.
Analogamente l’impiego di agrofarmaci ammonta a 12,6 kg in Asia orientale, 5,8 in Sud America, 2,5 in Nord America e 1,6 in Europa. 

In sostanza, l’agricoltura europea già ora garantisce impatti in termini di consumo di suolo, agrofarmaci e fertilizzanti per unità di prodotto di gran lunga inferiori rispetto a quelli dei Paesi da dove saremmo costretti a importare le nostre derrate se volessimo raggiungere gli obiettivi del Farm to Fork nei tempi previsti.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 32/2022
Agricoltura europea: la più sostenibile al mondo
di A. Boschetti
Per leggere l’articolo completo abbonati a L’Informatore Agrario