Gestione delle acque: l’Anbi punta sul Pnrr

Canale irriguo

Entro il prossimo 25 settembre i consorzi di bonifica dovranno presentare a livello regionale progetti esecutivi di opere per rendere più efficiente la gestione delle acque, soprattutto a fini irrigui, per oltre 4,2 miliardi di euro, cogliendo così le grandi opportunità economiche offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

«Il Pnrr – afferma Francesco Vincenzi presidente dell’Anbi, l’Associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue – è una grande occasione per rilanciare il Paese e l’Anbi è chiamata a fare la sua parte per efficientare e ripensare in ragione del cambiamento dei territori e del clima oltre 231.000 km di canali e 900 impianti idrovori. Attualmente nel nostro Paese viene raccolto solo l’11% dell’acqua piovana: dobbiamo aumentare questa quota per ricaricare le falde, per aumentare l’uso irriguo e per produrre energia. Riteniamo che ciò sia possibile realizzando tanti piccoli e medi invasi a livello collinare, che permetterebbero di aumentare la disponibilità di acqua e rigenerare il tessuto economico di aree oggi in difficoltà, dando più sicurezza alle imprese che vi operano».

Innovazione, sensoristica e maggiore utilizzo del digitale sono elementi che caratterizzano molti progetti, ad esempio per realizzare paratoie «intelligenti», o per effettuare controlli da remoto degli utilizzi. In questo caso i consorzi di bonifica potranno offrire ai propri associati nuovi servizi, ovvero certificare la sostenibilità dell’azienda agricola, dal punto di vista delle performance della pratica irrigua, come chiede la nuova Pac.

Resta il problema di accelerare i tempi burocratici di realizzazione dei progetti, ancora troppo lunghi.
«Abbiamo qualche preoccupazione in alcune Regioni del Mezzogiorno – afferma il direttore dell’Anbi, Massimo Gargano – causate dalla lentezza e “distrazione” della macchina burocratica. Dovremo vigilare, pertanto, sulla dichiarazione di “priorità alta” del progetto, che spetta alla Regione».

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 25/2021
Anbi: grazie al Pnrr gestione dell’acqua più efficiente
di N. Castellani
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