Nutrizione del vigneto: l’efficienza parte dal campo e arriva alla cantina

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Tra i fattori produttivi che il viticoltore deve combinare in modo ottimale, la nutrizione è fondamentale. E nel grande capitolo della «fertilizzazione», in cui sono compresi tutti gli interventi idonei ad aumentare la fertilità del terreno (sistemazione idraulica, scasso, distribuzione di correttivi e ammendanti, lavorazioni, irrigazioni, ecc.), la concimazione riveste il ruolo principale. In linea generale, con concimazione minerale della vite permette di ripristinare il livello di elementi minerali nel terreno e nelle piante, equilibrare lo sviluppo vegeto-produttivo delle viti e aumentare le resistenze a malattie, siccità, gelate, ecc.

Fondamentale, oltre alle giuste dosi, sono le tempistiche di distribuzione: soprattutto nei terreni più pesanti conviene somministrare a tutto campo i concimi a base di fosforo e di potassio già in autunno, in quanto non sono soggetti a perdite per dilavamento o per volatilizzazione.

Riguardo all’azoto, allo scopo di ricreare maggiori sostanze di riserva all’interno della pianta per permetterle di resistere meglio ai rigori invernali e per germogliare con regolarità nella primavera successiva, è molto utile apportare azoto anche in autunno, in ragione di 30-50 unità/ha, in funzione della produttività dei vigneti, della natura dei terreni e delle modalità di gestione del suolo. (fonte: Nutrizione della vite: obiettivo qualità e reddito pubblicato su L’Informatore Agrario 5/2018).

Ma oggi la fertilizzazione del vigneto va vista come un vero e proprio sistema di gestione che, con approccio di insieme, considera tutte le variabili che intervengono a determinare il risultato produttivo. In questo senso un valido aiuto arriva dai biostimolanti: recenti ricerche dell’Università Cattolica, ad esempio, evidenziano come gli estratti di alghe si sono dimostrati efficaci nell’aumentare la biosintesi di antociani e polifenoli, soprattutto in climi freddi, dove le uve faticano a raggiungere una maturazione completa. In particolare, a parità di produttività e zuccheri, le uve trattate con questi biostimolanti possono presentate un lieve anticipo dell’invaiatura e un aumento di antociani (+10% in Pinot Nero, + 8% in Cabernet Franc) alla vendemmia (fonte: Le potenzialità in vigneto di alghe, lieviti inattivati e caolino pubblicato su L’Informatore Agrario 17/2021).

Concimazione autunnale: razionale e sostenibile

I fertilizzanti Compo Expert con azoto a lenta cessione ci hanno permesso in questi anni di rivoluzionare le strategie di nutrizione del vigneto – dice Nicola Scarano, direttore tecnico agronomico di Cantina Due Palme, realtà vitinicola pugliese nota a livello mondiale per i grandi vini rossi, ma non solo. Grazie ai fertilizzanti NPK della linea NovaTec ® e NPK Original Gold ® effettuiamo la concimazione autunnale ottenendo diversi vantaggi, sia agronomici, sia ambientali: da un lato smuoviamo il terreno perché i fertilizzanti vengono interrati con apposite concimatrici interratrici e dall’altro forniamo nutrienti alle piante prima della pausa invernale, evitando il rischio di dilavamento dell’azoto, molto alto nei nostri terreni che arrivano ad avere l’80% di sabbia».

Tra i vitigni in forte crescita in Puglia il primo posto lo occupa il Primitivo, ma stanno crescendo anche varietà locali come il Susumaniello, vitigno a bacca nera molto diffuso soprattutto in provincia di Brindisi «ma in linea generale nei nostri vigneti le quantità di elementi minerali da distribuire sono contenute – sottolinea Scarano – ed è per questo che i fertilizzanti che utilizziamo devono avere la maggior efficacia possibile. Il 60% delle viti sono in asciutto e arriviamo a 45° di temperatura durante l’estate, spingere troppo le piante sarebbe un errore, per cui arriviamo a dare al massimo 3 q/ha di fertilizzanti, che di conseguenza devono essere efficienti e soprattutto mirati al nostro obiettivo agronomico».


NovaTec® è un fertilizzante complesso NPK con inibitore della nitrificazione DMPP (3,4-dimetilpirazolfosfato). L’inibitore della nitrificazione riduce la lisciviazione di N e aumenta l’efficienza di N. Grazie alla tecnologia NET (3,4 DMPP) la trasformazione dell’ammonio in nitrato viene ritardata (4-10 settimane, a seconda della temperatura del suolo, del tipo di suolo e dell’umidità del suolo). Di conseguenza, la disponibilità di N viene ulteriormente adattata alle esigenze delle piante e l’efficienza di N viene aumentata.

NPK Original Gold® è un fertilizzante NPK complesso bilanciato contenente azoto pronto all’uso e azoto a lento rilascio (ISODUR®). Ogni granulo di NPK Originale Gold® contiene tutti i nutrienti: azoto, fosforo, potassio, zolfo, magnesio e oligoelementi. L’azoto ISODUR® ad alta efficienza viene rilasciato gradualmente nel tempo, quindi corrisponde perfettamente alle esigenze delle colture limitando le perdite nell’ambiente.

Biostimolanti in viticoltura: le soluzioni Compo Expert

Per migliorare l’efficacia dei fertilizzanti sopra citati, Compo Expert Italia propone dei biostimolanti dall’alto contenuto tecnologico, che lavorando in sinergia con i fertilizzanti sopraccitati permettono di massimizzare resa e qualità del vigneto.

Tra i prodotti più interessanti ricordiamo Basfoliar Spyra SL®, una formulazione innovativa a base di microalghe il cui obiettivo è uniformare germogliamento, fioritura ed allegagione e proteggere le piante dagli stress abiotici: in particolare Basfoliar Spyra SL® è particolarmente efficace nel proteggere le piante dai ritorni di freddo.

Altro prodotto estremamente interessante è Basfoliar Size O SL®, fondamentale per ridurre i fenomeni di acinellatura e migliorare le caratteristiche organolettiche della vite. La formula concentrata permette un’applicazione a basso dosaggio: due applicazioni a 1 L/ha sono sufficienti per ridurre significativamente l’acinellatura.

Durante il periodo estivo Compo Expert raccomanda l’uso di Basfoliar Si SL®: il nuovo formulato a base di Silicio che permette alla pianta di ottimizzare i flussi idrici nei tessuti e di subire meno danni dovuti a stress idrico e termico. Ultimo prodotto ideale in viticoltura è Invelop white protect®: è talco E553b ad azione fungifuga, insettifuga e per la prevenzione delle scottature. Invelop®, grazie alla sua composizione cristallina unica e micronizzata, consente di ridurre i danni provocati dall’attacco dei patogeni e previene i danni causati da scottature solari; inoltre Invelop®, essendo sostanza di base, non interagisce con i lieviti fermentativi, mantenendo inalterate le caratteristiche del mosto.

Concimazione di precisione del vigneto: servono le macchine giuste

«La concimazione di precisione del vigneto significa non solo razionalizzare la quantità di elementi nutritivi distribuiti, a vantaggio dei costi operativi per il viticoltore, ma soprattutto determinare significativi miglioramenti qualitativi del vino. Diverse sperimentazioni effettuate dell’Università degli studi di Milano nell’ambito del progetto MAGIS, hanno confermato come la concimazione differenziata del vigneto in abbinamento ad uno spandiconcime Kuhn permetta al viticoltore di intervenire nella fase di concimazione, distribuendo i fertilizzanti in funzione dei risultati ottenuti dalla mappatura del vigneto stesso, così da apportare la giusta dose di concime sulle piante». Per Paolo Cera, marketing manager di Kuhn Italia i progressi raggiunti dalla cosiddetta agricoltura di precisione sono applicabili anche ad aziende di piccole dimensioni, consentendo di valutare lo stato vegeto-produttivo nelle diverse parti di un vigneto e di adeguare le somministrazioni degli input energetici, quali i concimi, in funzione dei reali fabbisogni delle piante: «è un salto di qualità importante per il settore, che ha a disposizione nuove opportunità per migliorare l’intero processo produttivo dalla vigna alla cantina».

L’offerta di Kuhn di spandiconcime per il vigneto prevede diverse opzioni in termini di dimensioni, capacità, apertura e chiusura delle bocchette e persino regolazione, ma il modello MDS 8.2 è stato progettato appositamente per i vigneti, oltre che per i frutteti, ed è in grado di operare agilmente dentro e fuori i filari.

Spandiconcime Kuhn MDS 8.2

La larghezza complessiva dello spandiconcime MDS 8.2, infatti, è soltanto di 1,08 m, la tramoggia ha angoli “smussati” che consentono alla macchina di spostarsi tra i filari senza danneggiare i grappoli. Inoltre, bastano pochi secondi per adattare le palette di spargimento al prodotto utilizzato e alla larghezza di lavoro richiesta e il limitatore di spargimento su 2 file dirige il fertilizzante verso la base del filare.

I 2 indicatori graduati sono idealmente posizionati nella parte anteriore della tramoggia per dare al conducente una perfetta visibilità delle impostazioni anche dal sedile del trattore. I comandi delle prese sono disponibili nelle versioni idrauliche a semplice o doppio effetto, elettriche o elettroniche con la centralina di controllo QUANTRON A.

Centralina QUANTRON A

Questa centralina è in grado di gestire elettronicamente le valvole in funzione della velocità d’avanzamento e della modulazione della dose da un terminale GPS esterno. Aprendo e chiudendo le valvole con un solo pulsante, la portata viene resa proporzionale all’avanzamento, garantendo una maggiore precisione. Questa centralina è particolarmente facile da usare e consente di ottimizzare le regolazioni della macchina direttamente dalla cabina.