De Castro: l’Europa spinga le nuove biotecnologie

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«La futura Pac deve possedere strumenti ambiziosi e un sostegno finanziario adeguato per rendere l’agricoltura europea sempre più innovativa e capace di sfruttare i risultati della ricerca scientifica, a partire dalle nuove tecniche di miglioramento varietale che non danno vita a ogm, ma preservano le colture dagli effetti nefasti dei cambiamenti climatici».

Così Paolo De Castro è intervenuto nella veste di presidente pro-tempore della Commissione agricoltura del Parlamento europeo al Consiglio informale dei ministri dell’agricoltura, riunitisi oggi a Bucarest per discutere di ricerca e innovazione in agricoltura e bio-economia.

Per De Castro «è il momento di colmare il forte ritardo legislativo accumulato in Europa sulle NBT (New Breeding Techniques) il cui potenziale in termini di sostenibilità è straordinario: riduzione dei consumi idrici, dei consumi di fertilizzanti e fitofarmaci, ma anche riduzione dei rischi per gli agricoltori, ciclicamente afflitti da vecchi e nuovi patogeni».

«Su questo tema – prosegue De Castro – credo che l’Unione europea debba lavorare per mettere ordine a dare finalmente delle certezze all’intero settore produttivo».

«Un’innovazione adeguatamente indirizzata – conclude De Castro – sarà sempre di più una leva cruciale per costruire una prospettiva di sostenibilità duratura per i 500 milioni di cittadini dell’Unione europea».