Dal Mediocredito Centrale 3,6 miliardi di euro all’agricoltura

Azienda Serafini

A un anno dall’avvio dell’operatività, l’accesso diretto al Fondo di Garanzia di Mediocredito Centrale ha concesso finanziamenti alle imprese agricole e della pesca per oltre 3.587 milioni di euro, a fronte di 23.035 domande presentate. La novità per il credito al comparto primario è divenuta realtà grazie a un emendamento del M5S al decreto Cura Italia e ha permesso di supportare le aziende durante la pandemia sia con iniezioni di liquidità che con pianificazioni di investimenti. L’importo medio della singola pratica, infatti, è pari a circa 155.000 euro, segno che vengono istruite pratiche più complesse di quelle sino a 30.000 euro, notoriamente più semplici grazie alla garanzia statale al 100%.

l'abbate

Il Progetto Credito era stato avviato dal deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) da sottosegretario alle Politiche agricole con l’obiettivo di riavviare il dialogo tra banche e imprese del comparto primario.

La palma dell’istituto di credito più operativo spetta a Intesa Sanpaolo con circa 668 milioni di euro di pratiche istruite pari al 20% del totale finanziato, con un valore medio di 153.000 euro a pratica. Seconda Unicredit (318 milioni di euro e 1.814 pratiche), terzo il Banco BPM (369 milioni di euro e 1.788 pratiche): ben 378 gli istituti coinvolti. Tra i territori che attingono maggiormente al fondo troviamo per numero di pratiche la Lombardia con 519 milioni di euro, frutto di 2.749 pratiche, seguita dal Veneto (572 milioni e 2.715 domande), Piemonte (310 milioni), Emilia-Romagna (471 milioni) e Toscana (347 milioni). Prima regione del Sud è la Sicilia con 211 milioni di euro e 1.739, seguita dalla Puglia (204 milioni e 1.639 domande).

“Alla garanzia del Fondo di Mediocredito Centrale è possibile, poi, sommare l’ipoteca grazie a un’ulteriore novità normativa che abbiamo introdotto nel Sostegni-bis – prosegue L’Abbate – così da agevolare ancor di più l’accesso al credito delle imprese agricole. Ai 3,6 miliardi del Fondo di Garanzia, si aggiungono circa 1,5 miliardi garantiti da Ismea a oltre 2.000 aziende“.

“L’Ente vigilato dal Mipaaf, infine, è riuscito a ottenere dall’Ue l’estensione della durata dei finanziamenti sino a 10 anni. Il Progetto Credito – conclude L’Abbate – continua con l’intento di affiancare il lavoro di rilancio post-Covid portato avanti dal comparto agricolo e alimentare italiano.