I caseifici sardi si fermano: «basta violenza»

cisterna bruciata«I recenti avvenimenti, culminati con le minacce di morte nei confronti di chi continuerà a ritirare il latte, hanno creato un clima di paura che non garantisce più di lavorare in condizioni di sicurezza». Inizia così l‘appello dei caseifici della filiera del latte ovicaprino sardo, che oggi hanno acquistato una pagina sui due quotidiani dell’isola per annunciare l’adesione alla manifestazione che si terrà giovedì a Macomer (Nuoro), per solidarizzare con i trasportatori delle autocisterne del latte vittime di violenza.

(Nella foto Ansa una cisterna per il trasporto di latte data alle fiamme nei giorni scorsi).

«Tutti i caseifici della Sardegna si fermeranno – si legge – per dire basta alla violenza che non possono essere tollerate. Uniamoci ai trasportatori che con le loro cisterne attraverseranno il centro abitato per concludere la manifestazione nelle ex caserme Mura».

«È il momento in cui tutto il mondo del latte ovicaprino deve dimostrarsi compatto, dai pastori agli operai che trasformano il latte, coinvolgendo anche le scuole e le istituzioni. Tutti si dovranno unire per dire no alla barbarie ed esprimere una condanna corale».