Asnacodi: aprire subito la campagna assicurativa 2024

“Le stime, per il 2023, descrivono oltre 3 miliardi di danni alle coltivazioni e alle strutture di tutta Italia dovuti al cambiamento climatico – ha dichiarato Albano Agabiti presidente di Asnacodi Italia. I risarcimenti pagati dalle compagnie nell’ambito delle polizze agevolate, nel 2023 hanno superato i 750 milioni di euro. Nell’ultimo trentennio sono triplicati i danni che accadono annualmente nel settore agricolo”.

Una situazione che perdura e peggiora negli anni, determinando un costante aumento dei tassi e un contestuale incremento dei valori assicurati, come illustrato nei Report sulla gestione del rischio di Ismea, a fronte di un budget pubblico a sostegno delle polizze che, è cresciuto in termini assoluti rispetto alla scorsa programmazione, ma in termini relativi non riesce a tenere il passo con l’importante incremento della spesa assicurativa in agricoltura. Una congiunzione che delinea nuove esigenze di attenzione nell’ottica della sostenibilità e investimenti straordinari per conoscere, studiare soluzioni e investire in pianificazione e attuazione di strategie.

Il sistema Asnacodi Italia-Condifesa e le organizzazioni professionali sono al lavoro per trovare soluzioni alle criticità emerse negli anni e per ridefinire la gestione del rischio in agricoltura. L’obiettivo principale, e più urgente, è quello di garantire progressivamente l’interoperabilità tra l’attuale sistema assicurativo agevolato, gli ormai conosciuti e apprezzati fondi mutualistici e il nuovo fondo nazionale AgriCAT.

“Il nostro sistema si sta organizzando – afferma il Direttore Andrea Berti – con il supporto di partner qualificati per essere efficiente, dinamico e per poter rafforzare il messaggio e le idee espresse negli ultimi anni in occasione di incontri istituzionali e non sempre valorizzate dal legislatore “.

La prima nostra risposta, ben conoscendo la situazione degli agricoltori, però deve essere una responsabile, immediata apertura della campagna, per consentire da subito la protezione dalle bizze del clima la ripresa vegetativa estremamente anticipata espone infatti come non mai le coltivazioni alle gelate; questa è la consapevolezza e il motivo dell’intenso operare dei Condifesa con la conseguente disponibilità a farsi carico di tutti i riscontri che stanno arrivando dagli agricoltori, attività fondamentale e distintiva che ha consentito al nostro paese di essere un esempio a livello europeo.

Asnacodi Italia ha inviato al Ministero le proprie minime essenziali osservazioni al Pgra24 proposto, per correggere alcune indispensabili condizioni ma nella logica di dare priorità ad una veloce definizione e conseguente apertura della campagna.

Revisione dell’articolo 2 riferito all’obbligo preventivo di sottoscrizione di una convenzione con Agea in capo alle Compagnie di assicurazione, che rischia di bloccare l’apertura.

Aumento del valore in rischio assunto dal fondo Agricat, anche in considerazione del risultato atteso del 2023.

Semplificazione dell’impianto complessivo con la necessaria però attenta verifica dei codici “prodotto” e individuazione di codici distinti per le produzioni dotate di sistemi di difesa attiva, con chiara elencazione specifica.

Immediata definizione e pubblicazione degli standar value. L’introduzione di una minima aliquota di salvaguardia, sensibilmente inferiore a quelle proposte, per tutti i prodotti e territori, anche in considerazione che il PGRA24 cambia le regole per la definizione della spesa ammessa a contributo e potrebbe generare situazioni impreviste.

Con riferimento alle polizze Index si prevede l’obbligo “Ai fini della verifica del rispetto dei requisiti di cui ai punti precedenti, gli schemi di polizza index based devono essere preventivamente sottoposti dalle Compagnie al Masaf per l’approvazione. La finanziabilità a carico del PSP 2023-2027 delle polizze index proposte dalle Compagnie è subordinata al parere preventivo del Masaf”. Riteniamo che tale preventiva approvazione comporti l’impossibilità per il 2024 di commercializzare tali coperture. Abbiamo quindi chiesto l’eliminazione dell’obbligo preventivo di osservazione e autorizzazione.

Le proposte indicate sono minimali senza impatto sulla spesa pubblica, ma importanti per consentire una celere chiusura del confronto con le compagnie e la conseguente possibilità di dare indicazioni alle imprese e quindi di consentire un’immediata apertura della campagna, anche per rispetto agli agricoltori che già in questi giorni riscontrano nei propri frutteti le coltivazioni in fioritura. Il Presidente Agabiti conclude ribadendo essere “indispensabile l’incondizionato impegno delle istituzioni alla condivisione dell’aggiornamento e conseguente approvazione immediata del Piano Assicurativo 2024”.