A Bruxelles regole pro-natura senza maggioranza

Non c’è maggioranza in commissione ambiente dell’Europarlamento per proporre un testo sulla legge per il ripristino della natura. Il voto finale sul documento è finito in parità, 44 contro 44.

Il Parlamento europeo nel suo insieme è quindi chiamato a prendere posizione sulle nuove norme. Non essendo stata capace di aggregare una maggioranza su un testo condiviso, e sempre che non si decida per un rinvio, la commissione ambiente del Pe presenterà nella plenaria di luglio la proposta di respingere il progetto di regolamento della Commissione europea.
Il voto è previsto dall’11 al 13 luglio a Strasburgo.

Prima di quella data, i gruppi che hanno sostenuto la necessità di far avanzare il dossier (Verdi, S&D, Sinistra, parti dei liberali di Renew) cercheranno comunque di riportare al tavolo del negoziato i Popolari, la cui alleanza con la destra ha portato allo stallo. «Quale sia il risultato oggi – ha detto il relatore Cesar Luena (S&D, Spagna) prima del voto sul testo finale – andiamo verso un lavoro di negoziato per la plenaria e faccio appello in particolare al Ppe: tornate al tavolo del Green Deal, tornate al consenso scientifico e sociale».

«Ripristinare gli ecosistemi in cattive condizioni è un obiettivo che può certamente accomunare tutti i portatori di interesse coinvolti e per il quale è necessaria un’azione coordinata – detto il presidente di Coldiretti Ettore Prandini – ma la Commissione europea dovrebbe fare autocritica ed ascoltare i diversi dubbi posti da molti eurodeputati e diversi Paesi europei su una proposta e su un approccio generale ai temi della sostenibilità che penalizzerebbe il settore agricolo, comportando una importante riduzione del potenziale produttivo».