No del Parlamento Ue all’aumento del residuo di triciclazolo nel riso

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Il Parlamento europeo riunito in sessione plenaria a larghissima maggioranza ha chiesto alla Commissione UE di ritirare la proposta per l’aumento dei limiti dei residui di triciclazolo su riso.

Il triciclazolo è un agrofarmaco vietato nell’Unione Europea ma utilizzato dai principali Paesi produttori dell’Asia e dall’America del Sud. Aree del mondo dalle quali l’UE importa grandi quantità di riso. Da India, Pakistan, Vietnam, Myanmar e Cambogia sono entrati in Italia circa 150 mila tonnellate di riso nei primi nove mesi del 2023.

Il pronunciamento del Parlamento, che segue il mancato supporto nel Consiglio UE del maggio scorso che deve ora portare – sottolinea la Coldiretti – la Commissione Ue a ritirare subito la proposta di aumentare il limite per i residui di triciclazolo nel riso da 0,01 a 0,09 mg/kg.

Secondo il Parlamento europeo la proposta di regolamento non rispetta gli impegni assunti per preservare la competitività nel mercato dell’Unione e l’elevata sicurezza dei consumatori e potrebbe creare barriere o potenziali interruzioni degli scambi, causando impatti significativi su consumatori, agricoltori e sul settore alimentare in Europa e altrove. L’aumento dei limiti di residuo di triciclazolo oltre a danneggiare le imprese italiane ed europee del settore, rappresenterebbe un potenziale rischio sanitario per i consumatori con un chiaro passo indietro sul principio di precauzione e di reciprocità. Infatti a partire dal 2016 l’uso di tale sostanza attiva è stato vietato in UE. Il voto contrario sul triciclazolo nel riso – afferma coldiretti – è un primo passo per il rispetto in Europa del principio di reciprocità in modo che tutti i prodotti che entrano nei confini nazionali ed europei rispettino gli stessi criteri, garantendo che dietro gli alimenti, italiani e stranieri, in vendita sugli scaffali ci sia un analogo percorso di qualità che riguarda l’ambiente, il lavoro e la salute.

L’Italia, va ricordato, garantisce il 50% dell’intera produzione di riso della Ue di cui è il primo fornitore, con una gamma di varietà e un livello di qualità uniche al mondo.