Ploeger AT5105: elevata capacità operativa nella distribuzione dei reflui

La necessità di conciliare le prescrizioni normative (periodi di intervento, volumi massimi consentiti, incorporamento del prodotto nel terreno) relative alla distribuzione in pieno campo dei reflui zootecnici con le esigenze operative (tempestività dell’intervento, velocità di lavoro, costi di distribuzione) ha portato i costruttori a rivedere negli anni i cantieri di lavoro, con proposte anche molto diverse tra loro.

La tecnica del rifornimento costante dell’operatrice in campo mediante un tubo di collegamento «ombelicale» rappresenta sicuramente una interessante soluzione, che però nella realtà italiana trova il principale ostacolo nella dimensione e nella frammentazione degli appezzamenti rispetto al sito di stoccaggio dei reflui da distribuire.

La separazione delle fasi di movimentazione e trasporto da quella di distribuzione dall’altro lato permette di risolvere la questione ma richiede l’impiego di operatrici con buona capacità di carico e quindi di dimensioni non trascurabili, con la necessità di porre attenzione a diversi aspetti costruttivi (compattamento del suolo, spazi di manovra, cantieri di rifornimento). Tra le soluzioni proposte in merito, abbiamo provato in campo l’operatrice semovente del costruttore olandese Ploeger modello AT5105 nella versione LNMS, equipaggiata con utensili posteriori ad ancora per l’interramento della frazione liquida proveniente da bio-digestore.

L’AT5105 nella versione LNMS è dotata di cisterna in poliestere da 25 m³ e 5 ruote motrici a larga sezione e ha dimensioni importanti: lunghezza di 11,75 m per un’altezza di 3,95 m; il peso a vuoto è di 27 t. Per agevolare le manovre e non sollecitare eccessivamente la struttura anche i due assali posteriori sono sterzanti.

La pompa per il caricamento ha una portata di 9.000 L/min e convoglia il prodotto aspirato al trituratore, posto sul lato destro della macchina, dove un rotore a coltelli riduce la dimensione di eventuali frazioni solide e rende il refluo più omogeneo.

Abbiamo visto al lavoro la macchina in provincia di Verona su un appezzamento con terreno di medio impasto precedentemente coltivato a mais.

La prova, con le caratteristiche tecniche e le impressioni del tester, è pubblicata sul n. 6/2023 di MAD – Macchine agricole domani.

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