Si chiude un anno che ricorderemo per sempre, nel quale abbiamo dovuto modificare le nostre abitudini quotidiane nella vita privata, nelle amicizie, nel lavoro.
Per nove mesi, in questo incredibile 2020, ci siamo sentiti sotto esame e abbiamo adattato la nostra giornata alle indicazioni dei dpcm governativi.
Abbiamo imparato ad usare, con maggiore frequenza, gli strumenti digitali che ci hanno permesso di conservare, quasi integri, i legami affettivi e i rapporti di lavoro.
Ora si apre un altro anno, sul quale incombe già l’ombra di una terza ondata di coronavirus, alla quale potremo però opporre, finalmente, il vaccino. La situazione è quindi ancora molto fluida e, anche se ci sentiamo sottosopra e con molti dubbi da chiarire, dal profondo confidiamo in un futuro roseo ma che ancora non è delineato all’orizzonte.
La strada verso il ritorno alla normalità è ancora lunga e carica di insidie e le nuove restrizioni, messe in atto dal Governo per il periodo natalizio, ci richiamano, nuovamente, alla prudenza e alla pazienza.
Per riflettere sul momento che stiamo vivendo e cercare di proiettarci sulla situazione che dovremo affrontare nei prossimi mesi, abbiamo chiesto ad alcuni manager del settore dell’industria agromeccanica di raccontare la loro esperienza aziendale e di immaginare come cambierà il futuro della loro attività, anche alla luce delle nuove modalità di interazione digitale, a monte e a valle, della filiera di cui fanno parte.
Ne è uscito un quadro variegato, dal quale emergono tre indicazioni su tutte:
- nei momenti di crisi essere parte della filiera agroalimentare aiuta ad attutire gli effetti nefasti più che in altri ambiti economici;
- gli strumenti digitali hanno modificato il nostro modo di comunicare e lavorare, probabilmente per sempre;
- i rapporti umani continueranno ad essere fondamentali, soprattutto nello stabilire nuove relazioni e sviluppare nuovi mercati.
Ringraziamo le 24 aziende che hanno contribuito alla nostra indagine.
Marco Limina
Leggi le opinioni e le previsioni per il 2021 dei top manager delle 24 aziende interpellate da MAD – Macchine Agricole Domani
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