Zootecnia da latte nel Piano di ripresa e resilienza

Per la zootecnia da latte italiana anche il 2021 si prospetta difficile, tanto che le preoccupazioni per il futuro economico del comparto nei giorni scorsi sono state oggetto di una interrogazione parlamentare a cui ha risposto il sottosegretario alle politiche agricole, Giuseppe L’Abbate che ha illustrato come intende agire il Governo alla luce dei nuovi finanziamenti comunitari.

«Il Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha detto L’Abbate – è un programma di riforme a lungo termine da realizzare grazie ad un sostegno finanziario su larga scala a investimenti pubblici in grado di rendere le economie degli Stati membri più resilienti e meglio preparate per il futuro. Investimenti e riforme dovranno essere incentrate sulle sfide e sulle esigenze connesse alla transizione verde e digitale. In quest’ottica, tra le proposte avanzate dal Ministero delle politiche Agricole, vi sono i contratti di filiera e di distretto a cui riservare almeno 1 miliardo di euro».

«Il rafforzamento dei rapporti tra produzione agricola e mondo della trasformazione e commercializzazione, al fine di realizzare una più equa distribuzione del valore – ha concluso L’Abbate – è uno degli obiettivi più importanti per il comparto della zootecnia da latte. Risorse adeguate saranno rivolte ad aumentare il tasso di innovazione delle aziende, alla promozione e alla pubblicità di prodotti di qualità certificata o biologici, alla ricerca e alla sperimentazione».