Pro Caseus, nuovo indice per produrre un formaggio migliore

Interno della stalla di produzione del Centro tori di Brussa di Caorle (Venezia)

Avere nelle stalle latte più buono e nei caseifici più formaggio ora si può grazie a Pro Caseus, un nuovo metodo per predire l’attitudine casearia del latte di un bovino grazie all’ausilio di un chip genico brevettato da Intermizoo e dall’Università di Padova.

L’Istituto interregionale per il miglioramento del patrimonio zootecnico presenta, in anteprima, le ricerche effettuate in partnership con l’Università di Padova, un contributo destinato a rivoluzionare il mondo lattiero-caseario. Con il nuovo indice Pro Caseus si stima un aumento di produzione di formaggio fino al 10%. E il segno più non è solo in quantità, ma soprattutto in qualità organolettica e sensoriale.

«Questo risultato – ha affermato Francesco Cobalchini, direttore generale di Intermizoo – è il frutto di un grande lavoro di squadra tra il mondo della ricerca, Intermizoo e le organizzazioni degli allevatori, iniziato nel 2007 con il primo progetto di lavoro denominato “BullAbility” con la collaborazione del Dipartimento DAFNAE dell’Università di Padova per migliorare l’efficienza dell’intera filiera lattiero-casearia».

Pro Caseus misura la capacità del toro di generare figlie in grado di produrre un latte che può essere trasformato in maniera più efficiente in formaggio. Una scoperta a vantaggio dei consumatori finali, dei trasformatori e degli allevatori. Chi sceglie animali con indice Pro Caseus sa che sta scegliendo capi selezionati per la loro spiccata attitudine casearia e che producono più latte, più buono.
Il nuovo indice consente agli allevatori di migliorare la produzione del latte destinato alla trasformazione, che tradotto significa più quantità, ma anche più qualità con ricadute positive in termini di sostenibilità per l’intera filiera.