Igiene in stalla, le ricadute di una buona gestione

Può sembrare banale ma l’igiene in stalla è un aspetto da curare con grande attenzione, come dimostrato in un’indagine condotta in 22 allevamenti del Nord Italia, nella quale si è valutata la pulizia degli animali utilizzando lo schema di hygiene score ideato da un gruppo di ricercatori americani che prevede l’assegnazione a 3 diverse parti anatomiche (arti, fianchi e mammella) di un punteggio da 1 a 4, da pulizia ottima a imbrattamento molto esteso. La valutazione ha riguardato tutte le bovine in mungitura per un totale di più di 4.200 vacche in tre visite.

In media le bovine con fianchi classificati come sporchi o molto sporchi (punteggi 3 e 4) sono state in percentuale pari a circa il 38%, quelle con arti sporchi sono state il 50%, mentre quelle con mammelle sporche circa il 20%. I risultati indicano quindi un maggior grado di imbrattamento degli arti rispetto alle altre zone del corpo esaminate, mentre le mammelle sono risultate mediamente piuttosto pulite.

La pulizia della mammella all’entrata in mungitura ha mostrato di avere un effetto importante nei confronti della qualità microbiologica del latte. Quando più del 15% dei capi in mungitura ha avuto un punteggio per la mammella superiore o uguale a 3, il latte di massa ha fatto registrare valori significativamente più elevati in termini di carica batterica standard, coliformi e psicrotrofi (cioè quei microrganismi che crescono a temperature di refrigerazione) rispetto a quanto si è ottenuto con meno del 15% di mammelle sporche.

Come era da attendersi, la pulizia della mammella è risultata in relazione anche con la sanità della mammella stessa: con mammelle più pulite il numero di cellule somatiche è risultato significativamente più basso.

Nel grafico 1 viene mostrata la relazione tra percentuale di animali con mammelle sporche o molto sporche (punteggi 3 e 4) e la carica batterica standard o le cellule somatiche del latte di massa.


La pulizia delle aree di riposo

Nelle stalle dotate di cuccette, la valutazione dell’igiene delle aree di riposo degli animali è stata effettuata con l’attribuzione di un punteggio in funzione della presenza di deiezioni in cuccetta: da 1 (cuccetta priva di residui fecali) a 3 (cuccetta con presenza abbondante di feci). Per le stalle con lettiera permanente invece è stato dato un giudizio complessivo sulla pulizia della lettiera da 1 a 3, rispettivamente per lettiera pulita, mediocre e sporca. Sono state classificate nel gruppo «lettiera pulita» 9 aziende a cui non è mai stato assegnato il punteggio di 3 per la lettiera (delle cuccette o del box) in nessuna delle 3 visite.

Le aziende rimanenti sono state incluse nel gruppo «lettiera sporca». Le stalle del gruppo «lettiera pulita» hanno avuto una percentuale di animali con mammelle sporche o molto sporche (punteggi 3 e 4) molto più bassa rispetto alle altre aziende (circa il 10% contro il 28% delle altre) e di conseguenza hanno ottenuto risultati migliori in termini di carica batterica del latte (–53%) e di cellule somatiche (–46%).

Anche la carica batterica sui capezzoli delle bovine prima dell’attacco del gruppo mungitore è risultata significativamente più bassa nelle aziende con lettiera pulita (–67%).

Poche mosse per grandi risultati

I risultati relativi alla pulizia degli animali e delle aree di riposo sottolineano come anche interventi relativamente banali e non eccessivamente onerosi, quali il rinnovo più frequente delle lettiere, possano condurre a risultati tangibili con ricadute importanti non solo sul controllo della carica batterica del latte, ma anche sul controllo delle mastiti, che costituiscono un’importante voce di costo e di mancato reddito nell’allevamento bovino da latte.

Senza contare il maggior benessere garantito in questo modo alle bovine a tutto vantaggio dello stato di salute generale della mandria – e quindi minori costi sanitari – della longevità degli animali e delle perfromance produttive.

 

Tratto dall’articolo pubblicato sul Supplemento Stalle da Latte a L’Informatore Agrario
Interventi sull’igiene in stalla per produrre latte di qualità
di A. Sandrucci, M. Zucali, L. Bava, A. Tamburini, M. Brasca, R. Piccinini, L. Zanini