Grana Padano, stop alla riduzione dell’1% nel 2021

Grana Padano

Il consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela del Grana Padano ha recentemente deliberato che non ci sarà bisogno di ridurre la produzione di formaggio dell’1% nel 2021, in aggiunta al calo produttivo del 3% stabilito per il 2020 (metà del quale può essere posticipato al 2021), per mantenere l’offerta in equilibrio con la domanda di mercato. La decisione dovrà naturalmente essere ratificata dall’assemblea dei soci del prossimo mese di aprile.

«Continuiamo a crescere in modo equilibrato anche nel 2021 – ha affermato il presidente del Consorzio di tutela, Renato Zaghini – occorrerà, tuttavia, continuare a programmare correttamente l’offerta per non superare il punto di equilibrio fissato dal Piano produttivo. Si potrà continuare a crescere, e parlo anche come presidente di caseificio, ma sarà difficile quest’anno raggiungere gli stessi risultati del 2020. La bolla dei consumi dentro casa è destinata a sgonfiarsi, una volta superata l’emergenza pandemia da Covid-19, con la ripresa delle vita fuori-casa, probabilmente a partire dalla seconda metà dell’anno».

Sul progetto di polverizzazione del latte prodotto in eccedenza nel Nord Italia di cui si è parlato di recente, Zaghini ha precisato che «il Consorzio di tutela non è protagonista di questa operazione, ma appoggia la scelta dei proprio soci, allevatori e caseifici, che hanno avviato uno studio di fattibilità del progetto. Non significa, quindi, che il Consorzio possa entrare a far parte di un’eventuale società per la gestione del polverizzatore qualora il progetto venga realizzato. Siamo tuttavia disponibili – ha concluso il presidente – ad assicurare pieno sostegno ai produttori di latte e ai caseifici che ne saranno coinvolti, con l’obiettivo di condividere ogni iniziativa capace di creare valore per la filiera del Grana Padano».