Aperti due bandi per aiuti alla zootecnia in difficoltà

suini

Fino al prossimo 14 ottobre gli allevatori di suini, bovini da carne, ovicaprini, conigli, galline ovaiole, tacchini e polli, in difficoltà a seguito dell’innalzamento dei costi di produzione dovuti alla crisi ucraina, possono presentare domanda di contributo ad Agea e accedere così ai 78 milioni di euro di risorse nazionali messe a loro disposizione.

Alle imprese agricole di allevamento di suini è concesso un sostegno fino a 25 euro per capo nato, allevato e macellato in Italia, nel periodo intercorrente tra il 1° marzo e il 31 maggio scorso. Le scrofe in allevamento al 30 giugno scorso ricevono invece un aiuto fino a 30 euro per capo, mentre gli allevamenti di bovini da carne è destinato un sostegno di 110 euro per ogni animale di età inferiore a 8 mesi presente in allevamento per almeno 4 mesi e macellato nel periodo 1° aprile-31 giugno 2022.

Inoltre, le imprese di allevamento e quelle della trasformazione di carni suine localizzate nei territori interessati dalle misure sanitarie varate per contenere la diffusione dell’epidemia di Peste suina africana (Psa), vale a dire alcuni comuni delle province di Alessandria, Genova, Savona, Roma, Rieti e L’Aquila, entro il prossimo 31 ottobre possono presentare la domanda di aiuto all’organismo pagatore competente territorialmente per i danni indiretti subiti a seguito delle misure di contenimento imposte. In questo caso le risorse previste sono pari a 25 milioni di euro.

I danni indiretti indennizzati sono quelli derivanti dal deprezzamento dei riproduttori, dalla mancata produzione, dal prolungamento del vuoto sanitario, dai maggiori costi dovuti alla prolungata permanenza degli animali in allevamento, dalla riduzione della macellazione e dal mancato export.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 31/2022
Allevamenti in crisi e danni da Psa: via alle domande di aiuto
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