A Cremona dalle nuove associazioni di razza uno sguardo sul futuro

Di genetica e organizzazione della zootecnia da latte a una svolta si è parlato durante un convegno inserito nel calendario di eventi tecnico-scientifici in streaming organizzato dalle Fiere Zootecniche Internazionali Special Edition di Cremona (3-5 dicembre 2020). La maggiore novità di questa edizione della rassegna è la Mostra zootecnica a cui si potrà assistere in digitale il 14 dicembre prossimo collegandosi alle piattaforme di CremonaFiere.

Trecento animali appartenenti alle razze Holstein, Red Holstein, Bruna e Jersey, provenienti da 51 allevamenti distribuiti sull’intero territorio nazionale, hanno sfilato per essere valutati da due giudici internazionali a cui è toccato il compito di assegnare il titolo di campionessa ai migliori soggetti delle varie categorie. «L’organizzazione di questa iniziativa del tutto inedita ha richiesto un notevole impegno – ha ricordato il presidente di CremonaFiere, Roberto Biloni, introducendo i lavori del convegno – ma l’entusiasmo degli allevatori e la voglia di parteciparvi sono stati uno straordinario incentivo che abbiamo voluto mettere a frutto sfruttando tutte le nostre migliori risorse tecnologiche e professionali».

Al convegno hanno partecipato i presidenti delle nuove associazioni delle razze Frisona, Bruna, Grigio Alpina, Valdostana, Jersey e Bufala. «Numerosi allevatori stanno aderendo alla nostra associazione dimostrando entusiasmo e passione – ha specificato Elisabetta Quaini, presidente di Frisitali– L’associazione ha già ottenuto il riconoscimento dal Mipaaf e entro il 2021, nonostante un iter da intraprendere ancora lungo, contiamo di poter disporre del nostro Libro genealogico. Indipendenza, trasparenza, integrità, credibilità, imprenditorialità, passione sono i pilastri della nostra attività e su di essi gli allevatori decideranno liberamente se darci o meno fiducia. Il settore zootecnico delle bovine da latte ha un bisogno enorme di strategie per il futuro. Noi pensiamo di poterle offrire attraverso una struttura snella, in grado al tempo stesso di essere efficiente ed efficace».

Sulla stessa lunghezza d’onda si sono espressi Silvano Turano, presidente della razza Bruna; Enrico Migliaccio, presidente di Ris Bufala; Andreas Tauferer, presidente della Grigio Alpina, Mario Vevey, direttore della Valdostana e Raffaele Di Ciommo della razza Jersey, sottolineando tutti come in pochi mesi dalla nascita delle loro rispettive associazioni, il numero di allevatori e capi di bestiame siano aumentati in modo molto significativo.

A conclusione dell’incontro la parola è passata a Enrico Santus, presidente di Sinergy, l’Unione per i servizi alla selezione e biodiversità, che ha evidenziato la natura e gli obiettivi dell’organismo che presiede. «Sinergy è prima di tutto un’iniziativa libera e indipendente – ha precisato – aperta a tutti. Poggia su un consiglio composto da persone con competenze tecniche e non ha nessuna volontà di dirigere o indirizzare le attività di altri. Grazie ai professionisti che ne fanno parte siamo in grado di offrire un ampio ventaglio di servizi che le associazioni, e si badi bene non l’allevatore, possono decidere in assoluta libertà di acquistare e mettere a disposizione dei loro associati. Queste sono le peculiarità che ci caratterizzano e che devono essere ben chiare a tutti».

Per Filippo Gallinella, presidente della Commissione agricoltura alla Camera dei deputati, intervenuto per una considerazione conclusiva, «è fondamentale sostenere e valorizzare con tutti i mezzi a disposizione un settore strategico come quello zootecnico – ha dichiarato – che soprattutto durante il lockdown di questa primavera ha dimostrato tutta la sua resilienza e capacità di superare uno dei momenti più drammatici della nostra storia».