Vino: dall’Ue misure eccezionali per sostenere i produttori

Assoenologi vino

La Commissione europea ha adottato misure eccezionali per porre rimedio agli attuali squilibri del mercato del vino in diverse regioni dell’Ue.

La più importante riguarda la distillazione di crisi per eliminare le eccedenze di vino. Fino al 15 ottobre 2023 sarà possibile distillare il vino più colpito dalla crisi. L’alcol ottenuto potrà essere utilizzato solo per scopi non alimentari per evitare distorsioni della concorrenza.
Attualmente la distillazione di crisi poteva essere attuta da un paese solo dietro specifica autorizzazione di Bruxelles.

La commissione ha inoltre deciso di concedere maggiore flessibilità a ciascun Paese sull’utilizzo dei fondi dell’ocm vino, che potranno essere indirizzati verso una o l’alytra misura previa notidica a Bruxelles.

Infine è stato aumentato dal 50 al 60% il tasso di cofinanziamento dell’Ue per le misure legate alla ristrutturazione, alla vendemmia verde, alla promozione e agli investimenti. Ciò consentirà agli Stati membri – rileva la Commissione – di adattare meglio le loro misure alla situazione del mercato vitivinicolo nell’anno in corso e di fare un uso migliore della vendemmia verde per prevenire o ridurre le potenziali eccedenze di vino per l’anno prossimo.

«il settore vitivinicolo – scrive l’Esecutivo Ue in un comunicato – risente della riduzione dei consumi dovuta all’attuale inflazione dei prezzi dei prodotti alimentari e delle bevande che, unita a una buona vendemmia 2022 e alle conseguenze delle difficolta’ di mercato durante la pandemia, ha portato a un accumulo di scorte. questo contesto di mercato si traduce in difficoltà di commercializzazione per i viticoltori e i produttori dell’ue, in un calo dei prezzi di mercato e, di conseguenza, in una grave perdita di reddito, soprattutto in alcune delle regioni più colpite da queste tendenze».

«le misure adottate dalla Commissione – conclude il comunicato -, dopo essere state approvate dagli Stati membri nel corso di una riunione del Comitato per l’organizzazione comune dei mercati agricoli, aiuteranno il settore a porre rimedio agli attuali squilibri».