Quanto costa impiantare oggi un vigneto?

Come noto, è in atto da tempo un aumento dei costi di produzione in quasi tutti i comparti agricoli, dovuto alla repentina crescita delle quotazioni di larga parte dei beni e dei servizi utili ai processi produttivi. A titolo di esempio, l’indice Ismea dei mezzi correnti di produzione rilevava a dicembre 2021 una crescita del 30% per i fertilizzanti, rispetto a un anno prima, del 25% per i carburanti e del 24% per i servizi in contoterzi.

Per il comparto viticolo ciò si traduce, sempre secondo Ismea e con riferimento a dicembre 2021 rispetto a un anno prima, in una crescita del 7,3% dell’indice dei costi di produzione. La viticoltura, tuttavia, ha scontato nel 2021 una sensibile riduzione delle rese produttive in molte aree, soprattutto a causa della siccità, che ha aumentato considerevolmente i costi per unità di prodotto.

Ancora più rilevante, tuttavia, è l’aggravio che si sta registrando nei costi di impianto del vigneto e che, va ricordato, per i nuovi vigneti si trascinerà nel corso del tempo e determinerà un aggravio permanente degli oneri di produzione, in quanto costo di natura fissa, anche se i prezzi dei materiali dovessero in futuro rientrare nei valori precedenti.

In particolare, considerando valori medi rilevati direttamente presso operatori del comparto, da impiantisti fino alle imprese viticole, si stimava in avvio del nuovo anno (dunque prima delle recenti crisi internazionali) una crescita attorno al 50% del costo complessivo da sostenere per la maggior parte dei materiali necessari al sostegno del vigneto, come pali e fili, o alla realizzazione dell’impianto irriguo.

Per taluni materiali di acciaio si sono rilevati incrementi con punte addirittura fino al 70-80%. A ciò si aggiunge il maggior onere per i servizi esterni di cui l’impresa usufruisce o il maggior costo del carburante per le operazioni svolte direttamente dall’impresa stessa.

L’impatto economico

L’investimento in un ettaro di vigneto richiede attualmente cifre attorno a 35.000 euro/ha, contro 27.500 euro/ha che si sostenevano un anno fa per forme a cordone libero, mentre nel caso di forme a Sylvoz o doppio capovolto sono computabili attualmente circa 40.000 euro/ha o anche oltre in aree collinari, contro valori di 30-33.000 euro/ha del recente passato. Tutti i valori, peraltro, sono in fase di continuo aggiornamento in virtù della perdurante incertezza sui mercati internazionali delle materie prime che portano a rincari con cadenza quasi quotidiana.

Sarà interessante valutare le conseguenze che ciò comporterà sul rinnovo del vigneto italiano: i nuovi impianti di uva da vino realizzati annualmente in Italia sono pari a circa 20-25.000 ettari. Dal 2015 al 2020 il tasso di rinnovamento degli impianti (indicatore che rapporta le superfici in allevamento a quelle in produzione) è sensibilmente cresciuto, essendo passato dal 2,6 al 4,4%. Il 2021, tuttavia, si è concluso con una contrazione al 3,1%.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su Vite&Vino n. 2/2022
Quanto costa impiantare oggi un vigneto?
di A. Palmieri
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