Due misure immediate per l’emergenza cereali

La crisi attuale dei mercati agroalimentari, già avviatasi lo scorso anno, ma conclamata oggi con lo scoppio del conflitto bellico in Ucraina, sta generando tensioni internazionali che nel medio periodo potranno forse essere affrontate adattando la politica agricola europea, ma che possono essere fronteggiate anche subito con interventi urgenti.

Tenuto conto che siamo a metà marzo, una prima misura concreta che andrebbe comunicata immediatamente agli agricoltori italiani, potrebbe consistere nell’introduzione di un aiuto accoppiato straordinario soprattutto per il mais. Questa è la coltura sulla quale si può ancora agire per intensificare le semine già nelle prossime settimane. Sarebbe una misura eccezionale, solo per quest’anno. Poi si vedrà. Va ricordato che l’Europa è strutturalmente deficitaria per il mais.

Per altre materie prime agricole, o non c’è più la possibilità di aumentare le semine a breve (frumento tenero e duro) o abbiamo potenziale produttivo meno rilevante (soia e girasole).

Esiste anche un altro tema: le prospettive speculative potrebbero indurre coloro che detengono stock di cereali a vendere semplicemente al migliore offerente sui mercati mondiali. Per questo sarebbe utile pensare anche all’introduzione di un dazio straordinario sulle esportazioni extra-UE di cereali, per assicurare il rispetto efficace del principio di preferenza comunitaria anche per i prodotti per i quali siamo autosufficienti, ad esempio il grano tenero.

Il tema dovrebbe essere portato, ovviamente con urgenza, sul tavolo UE.

 

Tratto dall’Opinione pubblicata su L’Informatore Agrario n. 10/2022
Emergenza cereali, ecco due misure da attuare subito
di G. Canali
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