Peggiora la bilancia commerciale dell’ortofrutta italiana

mercato ortofrutticolo

Sull’export nazionale di ortofrutta si addensano nubi sempre più minacciose, mentre sul versante domestico c’è il rischio di una spirale negativa dei consumi, con l’ulteriore peggioramento del potere d’acquisto delle famiglie, eroso in questi mesi dall’inflazione e dai forti aumenti di spesa per mutui, energia e carburanti.

A lanciare l’allarme è Fruitimprese, l’associazione che rappresenta la compagine commerciale del settore, tra buyer, esportatori e altri operatori del trade, che lamenta un forte peggioramento della bilancia ortofrutticola nazionale, con l’inversione di tendenza del saldo commerciale emersa dai conti del primo semestre 2023, saldo ridottosi del 25% a distanza di un anno.

Una brutta frenata dopo la crescita progressiva dei primi 5 mesi dell’anno che aveva fatto ben sperare. Male anche il saldo in volume che passa da -291.127 tonnellate dei primi sei mesi del 2022 a -338.351 tonnellate del primo semestre dell’anno in corso.
Le esportazioni sono in crescita dell’1,3% in quantità e del +7,1% in valore, ma a queste fa da contraltare una buona ripresa delle importazioni che segnano rispettivamente +3,5% e +8,6%.

Fruitimprese auspica quindi il rapido avvio dell’annunciata campagna di promozione istituzionale a favore del consumo di frutta e verdura fresca, assieme a provvedimenti fiscali in grado di aumentare la capacità di spesa delle famiglie.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 30/2023
Ortofrutta: male i consumi e i conti con l’estero
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