Pomodoro: +2% le stime del raccolto italiano

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Le operazioni di raccolta del pomodoro da industria sono ormai a pieno regime e, nonostante le avversità climatiche, le previsioni per la campagna 2023 restano confermate in Italia a 5,6 milioni di tonnellate.

I volumi disponibili, ha precisato l’Anicav in rappresentanza delle industrie delle conserve vegetali, dipenderanno tuttavia sia dalle rese agricole sia da quelle industriali, anche in ragione della qualità della materia prima conferita.

In Italia, osserva ancora l’associazione, sono stati messi a coltura quest’anno 68.600 ettari, il 5% in più rispetto alla scorsa stagione.
La crescita degli investimenti, nonostante i ripetuti trapianti per le perdite dovute alle piogge primaverili, riuscirà presumibilmente a bilanciare il calo di resa, dal momento che le indicazioni sui raccolti portano a valutare quest’anno un aumento, in termini di effettiva produzione, di circa 2 punti percentuali.

C’è però l’incognita climatica, con il rischio di eventi estremi che potrebbero comunque impattare sulla produzione di pomodori medio-tardivi. Si temono in particolare altre ondate di calore, al Nord in questa fase più acute anche se non ai livelli di luglio, e soprattutto i danni da grandine che hanno già avuto, e potrebbero ancora determinare, effetti anche considerevoli sulla coltivazione e sulle rese industriali.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 26/2023
Atteso in aumento il raccolto del pomodoro
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