Import nazionale di grano duro in forte calo

Nave

In cinque anni, dal 2014 al 2018, le importazioni italiane di grano duro si sono ridotte di quasi il 40%. I dati Istat per il 2018 evidenziano che da 2,78 milioni di tonnellate del 2014 l’import nazionale di grano duro è sceso a 1,75 milioni, abbassando il tasso di dipendenza dall’estero dell’industria pastaria per la produzione di semola da valori prossimi al 50% a circa il 31%.

A pagare il conto di questo andamento è stato il Canada, le cui spedizioni nel nostro Paese in appena tre anni si sono ridotte di quasi l’80%.

A fronte della caduta verticale delle importazioni dal Paese nordamericano si è registrata una crescita esponenziale degli arrivi dalla Francia, che da meno di 130.000 tonnellate del 2016 si sono spinti, l’anno scorso, oltre la soglia delle 530.000.

Aumento del 32% anche per i grani kazaki, le cui importazioni in un triennio sono più che raddoppiate.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 13/2019
Grano duro, l’Italia riduce gli acquisti dall’estero
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