La 43ª edizione di Macfrut, fiera internazionale della filiera ortofrutticola, si presenta con un’evoluzione significativa e con l’ambizione di essere «più grande, più internazionale e più innovativa».
Lo ha dichiarato il presidente Renzo Piraccini nel corso della conferenza stampa di presentazione tenutasi il 17 settembre a Catania; un appuntamento, quello siciliano, che ha seguito a breve distanza un’importante anteprima internazionale a Dakar, in Senegal. L’ultima edizione del salone ha visto la partecipazione del Senegal con oltre 25 espositori, e per Macfrut 2026 è attesa una presenza ancora più numerosa.
Macfrut conferma il suo percorso di crescita
La precedente edizione, tenutasi sempre al Rimini Expo Centre, aveva registrato oltre 61.000 presenze (+10% rispetto al 2024). Il suo successo – ha sottolineato Piraccini – si fonda su un formato unico e sulla sua forte proiezione globale. La dimensione internazionale è evidente dal fatto che il 40% degli oltre 1.400 espositori proveniva dall’estero, a cui si sono aggiunti 1.500 buyer stranieri.
In un settore che affronta il calo dei consumi, l’impatto dei cambiamenti climatici e l’aumento della concorrenza, l’export e la ricerca di nuovi mercati sono cruciali. Per questo, Macfrut va oltre il semplice salone espositivo, proponendosi come «fiera di business, networking e conoscenza », che punta su contatti commerciali, incontri B2B, approfondimenti e aree tematiche.
La prima novità per l’edizione 2026 è il cambio di data: l’appuntamento al Rimini Expo Centre è fissato dal 21 al 23 aprile, per evitare sovrapposizioni con altre manifestazioni di settore.
Macroaree e Saloni tematici
Grande novità di Macfrut 2026 è il nuovo layout dei padiglioni suddivisi in tre macro-aree contrassegnate da un colore di riferimento per un orientamento più semplice: Pre-Harvest, Post-Harvest e Healthy Food.
In ogni macroarea sono organizzati i saloni tematici che approfondiscono i temi specifici e le innovazioni nel settore dell’ortofrutta, coordinati da esperti per comprendere presente e futuro della filiera.
L’Area pre-raccolta (Pre-Harvest) che riguarda tutto ciò che interessa la fase pre-raccolta in campo. Ospiterà i seguenti saloni:
Salone della Biosoluzioni, dedicato ai prodotti naturali per la difesa, nutrizione e biostimolazione delle piante.
Acqua Campus, sulle tecnologie irrigue.
Plant Nursery, il salone dedicato alla filiera vivaistica frutticola e orticola.
Agrisolar, sulle tecnologie per l’agrivoltaico.
Saranno inoltre presenti focus su biotecnologie, intelligenza artificiale e robotica.
Cuore di Macfrut è l’Area post-raccolta (Post-Harvest), dedicata alla produzione e la vendita, il packaging, la logistica e le tecnologie del post-raccolta. Quest’area include anche due saloni di prodotto:
Red Planet (Pianeta Rosso): dedicato alla filiera del pomodoro.
Berry Area: sulla filiera dei piccoli frutti.
Infine, c’è l’Healthy Food Area, dedicata ai prodotti salutistici innovativi, un settore in grande espansione che coinvolge il canale della vendita (normal trade e moderna distribuzione) e quello del consumo HoReCa (ristorazione, bar, fuori casa) attraverso la collaborazione con la Fipe (Federazione Italiana pubblici esercizi).
Il Salone vedrà il coinvolgimento di tutti i prodotti “healthy”, freschi e trasformati, a base di ortofrutta, valorizzati anche da una grande Arena attraverso testimonial di fama nazionale in dialogo con esperti, chef e aziende produttrici. In tale macroarea ci sono pure:
Area biologico che dedica un ampio spazio ai prodotti biologici innovativi presentati in versione smart per il consumo.
Salone Spices & Herbs Global Expo, che si focalizza sulle piante officinali, spezie e prodotti erboristici.
Piattaforma strategica per le eccellenze ortofrutticole

Le voci dei protagonisti hanno rafforzato la visione di Macfrut come piattaforma strategica. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in video messaggio, ha definito Macfrut «una grande vetrina» e un «elemento essenziale» per mostrare le eccellenze italiane.
Lorenzo Galanti, direttore generale di Agenzia Ice, ha confermato il supporto dell’agenzia, puntando a supportare circa 350 operatori esteri, e ha definito Macfrut «leader in tema di internazionalizzazione». Infine, Massimo Gargano, direttore di ANBI, ha messo in guardia sui pericoli dei cambiamenti climatici, sostenendo che l’unica risposta possibile sia di tipo infrastrutturale, con la raccolta e gestione dell’acqua. Ha menzionato che entro il 2035 in alcune aree l’1% del PIL sarà condizionato da questi fenomeni, citando la stima della compagnia tedesca di riassicurazione Munich Re, secondo cui i danni causati dagli eventi climatici nel 2024 sono ammontati a 320 miliardi di dollari a livello globale.
La scelta di Catania come sede della presentazione non è stata casuale, poiché la Sicilia sarà la Regione partner dell’edizione 2026. L’isola, con i suoi microclimi e l’alta qualità delle produzioni, rappresenta un’eccellenza dell’agroalimentare italiano. E Calogero Foti, capo gabinetto dell’assessorato Agricoltura della Regione Siciliana retto da Salvatore Barbagallo, ha ricordato come nella regione operino poco meno di 30 mila aziende con una superficie investita pari a 24 mila ettari di terreno. Iniziative come questa rivestono un’importanza particolare per far conoscere la grande varietà di prodotti isolana, rinsaldare i rapporti tra consumatori e produttori e conquistare nuovi mercati.
Avocado e mango prodotti simbolo
I prodotti simbolo di Macfrut 2026 saranno avocado e mango, scelti per il loro crescente successo sui mercati mondiali. I dati di consumo in Italia mostrano un trend straordinario: il consumo di avocado è quadruplicato nell’ultimo decennio, con un aumento in quantità del 694% pro capite e in valore del 317% in sei anni. Anche il mango ha registrato un boom, con una crescita del 24% in valore nel 2023. Questo trend rappresenta una prospettiva di particolare interesse proprio per la Sicilia, che già investe nella produzione di questi frutti tropicali.
Macfrut dedica a questi due prodotti esclusivi eventi business to business: Avocado Day e Mango Day; si tratta di due distinte giornate per favorire l’incontro tra produttori, trader e buyer internazionali. Un’occasione unica per creare nuovi contatti, stringere accordi commerciali e scoprire le tendenze del mercato. Ai partecipanti viene offerto un format mirato con un’agenda di incontri personalizzati, degustazioni e momenti di networking. (G.Me.)