Sulle questioni agricole europee più potere ai ministri competenti

I ministri dell’agricoltura di 16 Stati membri dell’Ue hanno scritto una lettera alla presidenza di turno svedese del Consiglio dell’Unione europea in cui affermano che «Va rivista la ripartizione delle competenze a livello di Consiglio Ue sulle proposte che riguardano l’ambiente e il settore primario per rafforzare il ruolo dei ministri dell’agricoltura».

La lettera, precisa in una nota Confagricoltura, è stata sottoscritta anche dal ministro Lollobrigida. «Esprimiamo l’apprezzamento per la decisione assunta dal ministro» dichiara il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. «Quando sono in discussione proposte di regolamento che possono limitare il potenziale produttivo agricolo dell’Unione, il ruolo del Consiglio agricolo deve essere valorizzato».

Sui tavoli negoziali, a Bruxelles, arrivano – lamenta il presidente di Confagricoltura – proposte basate su divieti e limitazioni dei mezzi di produzione, in assenza di valide alternative tecniche ed economiche per gli agricoltori. In questo modo c’è il rischio di ridurre la capacità produttiva europea a vantaggio delle importazioni da Paesi terzi dove le regole possono essere meno rigorose di quelle applicate nella Ue in termini di sicurezza alimentare e protezione delle risorse naturali».

Secondo Giansanti «spetta alla ricerca e alle innovazioni tecnologiche il ruolo di dare alle imprese agricole le alternative valide per continuare a produrre in condizioni di crescente sostenibilità ambientale».