Il grano duro italiano minacciato dalle basse quotazioni

grano duro Syngenta

Valorizzare maggiormente le produzioni nazionali di pasta ottenuta con 100% di grano duro italiano, intensificando anche i controlli sulle produzioni italian sounding; fronteggiare la volatilità dei prezzi puntando ancora di più sui contratti di filiera; riattivare la Commissione unica nazionale per il grano duro per aiutare a migliorare la conoscenza dei processi di formazione dei prezzi. Sono queste le priorità di Confagricoltura, esposte al Tavolo sul grano duro convocato mercoledì 12 al Masaf alla presenza del ministro Lollobrigida.

«La recente evoluzione delle quotazioni di mercato a livello nazionale – afferma Confagricoltutra – sta preoccupando non poco gli operatori del comparto. Sono in particolare le quotazioni del grano duro all’origine che nelle ultime settimane si sono contratte notevolmente, con riduzioni anche del 10% su base settimanale. Sulle piazze di Bari e Foggia le quotazioni del grano duro ‘fino’ all’origine sono crollate del 25-26% da inizio anno e del 14-15% nell’ultimo mese».

L’allarme è condiviso anche dalla Cia: «Se non si riconosce valore ad un prodotto che ha elevati standard qualitativi, ma costi di produzione meno competitivi rispetto a Paesi esteri, sostenere la sovranità alimentare diventa uno slogan vuoto di significato» ha detto il presidente Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini.

Mentre il prezzo continua a sprofondare, Cia segnala che stanno, invece, aumentando i prezzi dei prodotti trasformati all’interno della filiera e le esportazioni sono cresciute al ritmo del +5% nel 2022, per un valore totale di 3,7 miliardi. Per Cia è, dunque, necessario mettere in campo quelle azioni strutturali di cui si parla da anni per riequilibrare la catena del valore, che è oggi troppo penalizzante per gli agricoltori.

Secondo il Clal il trend ribassista è il risultato di diversi fattori: il raccolto mondiale del 2022 è stato positivo e ha portato sollievo alle tensioni del mercato originate dal limitato raccolto canadese del 2021. infatti, le produzioni del 2021 in Canada, primo produttore mondiale, erano state fortemente danneggiate dalla siccità. le aspettative per le produzioni del 2023 sono positive a livello mondiale, clima favorevole permettendo. In Canada le produzioni sono attese in aumento nonostante i minori ettari destinati, grazie ad un miglioramento delle rese mentr negli Usa le aree coltivate a grano duro sono stimate in crescita.