Xylella: bisogna autorizzare le nuove cultivar resistenti

OLIVI XYLELLA

Accelerare l’iter di autorizzazione delle nuove cultivar in base ai risultati delle sperimentazioni del Cnr, liberalizzare il brevetto della FS17-Favolosa nei tempi previsti, incentivare attraverso bandi Psr gli innesti con cultivar resistenti per cercare di salvare il patrimonio arboreo dall’avanzata della Xylella. È quanto ha chiesto il presidente di Unaprol, David Granieri, in occasione dell’incontro «Emergenza Xylella: la scienza al centro delle soluzioni», organizzato a Bari per il centenario del Consiglio nazionale delle ricerche.

Per Unaprol «altrettanto fondamentale è che i 300 milioni di euro stanziati dal Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, fermi in Regione mentre il batterio continua ad avanzare indisturbato verso il nord della Puglia, vengano sbloccati una volta per tutte. A tre anni dalla pubblicazione del piano – evidenzia il consorzio – a causa anche di enormi vincoli burocratici che bloccano le aziende, non è stata liquidata alcuna risorsa agli agricoltori».

«Un fatto molto grave – spiega Granieri – perché questo primo stanziamento rappresenta solo una prima boccata d’ossigeno per gli olivicoltori salentini che non è sufficiente rispetto ai danni del batterio. Sulla misura del reimpianto, ad esempio, sono state presentate 26 domande collettive e oltre 8.000 domande singole, per complessivi 222 milioni di richieste, a fronte di uno stanziamento totale di 60 milioni di euro».

Secondo Unaprol, è necessario «un deciso cambio di passo nelle procedure di istruttoria e assegnazione delle risorse senza procedere a nuovi bandi.