Cocciniglia farinosa del pesco, conoscere l’insetto per una corretta difesa

Pseudococcus comstocki su nettarina

Pseudococcus comstocki (Kuwana) (Hemiptera, Pseudococcidae) è una cocciniglia cotonosa originaria dell’Asia Orientale che si è diffusa in tutta l’Asia Centrale ed Europa Orientale, fino a recenti segnalazioni in Turchia. In America è presente dall’inizio del secolo scorso al Nord, mentre sono recenti e occasionali le segnalazioni per il Sud.

Dal 2004 è comparsa in Veneto su piante ornamentali e nello stesso anno la specie veniva segnalata in Francia. Qualche anno dopo sono state osservate le prime infestazioni in pescheti del Veronese, in meleti dell’Emilia-Romagna e francesi, così come in Svizzera e Austria. In anni recenti è stata osservata su pero e pesco anche in Emilia-Romagna.

Piante ospiti

Questo pseudococcide si nutre a spese di numerose specie per lo più di interesse ornamentale (con predilezione per le piante di gelso e catalpa) appartenenti a 47 famiglie botaniche.

Le colture di interesse economico sulle quali in Italia negli ultimi anni ha creato maggiori problemi sono il melo, il pero, il pesco e sporadicamente anche il susino. Nel 2013 si sono raccolte le prime segnalazioni di presenza su vite nella provincia di Treviso, già nota come pianta ospite.

Descrizione

Le femmine di P. comstocki sono di forma ovale appiattita (foto 1a), di colore che può andare dal giallo-arancio fino al rossastro-marrone, però appaiono biancastre per la cera bianca che le ricopre progressivamente. Raggiungono a maturità una lunghezza di 2,5-5 mm. Il corpo è ornato da 17 paia di raggi cerosi marginali di cui due caudali visibilmente più lunghi (fino a 1/3 del corpo).

I maschi adulti sono molto difficili da osservare in campo senza le trappole sessuali: sono lunghi circa 1 mm, hanno una forma appiattita e ali con venature quasi assenti, sono di colore bruno-rossastro e presentano un addome piuttosto voluminoso rispetto al resto del corpo. Sono inoltre provvisti di due filamenti caudali lunghi almeno quanto il corpo. Le zampe e le antenne sono distinguibili e queste ultime sono composte di 10 segmenti.

Le uova sono ellittiche (0,3 × 0,17 mm) di colore giallo-arancio brillante (foto 1c) contenute in un ovisacco ceroso (foto 2a). Sono in genere deposte nelle screpolature della corteccia, sui tagli di potatura e occasionalmente nel calice dei frutti in gruppi anche di 200 elementi. Una femmina può deporre fino a circa 500 uova.

Le neanidi dei maschi e delle femmine di I e II età (foto 2b) sono indistinguibili e simili alle femmine adulte, ma di taglia più contenuta.

Il ciclo

Il ciclo dei maschi presenta: uova, neanidi di I e II età, pre-pupa, pupa e adulto; quello delle femmine invece: uova, neanidi di I-II-III età e femmina adulta. P. comstocki sverna principalmente come uovo negli ovisacchi cerosi sul tronco o sulle branche, sebbene in alcuni casi siano state osservate femmine mature, come nel corso di questa indagine. Alle latitudini dell’Emilia-Romagna compie 3 generazioni in un anno.

Danni

I danni derivano dalla produzione di melata che imbratta foglie e frutti specialmente a ridosso della cavità peduncolare, determinando un deprezzamento merceologico e ostacoli all’esportazione.

 

Tratto dall’articolo pubblicato su L’Informatore Agrario n. 8/2015
Cocciniglia farinosa nel pesco, ciclo e monitoraggio
di F. Manucci, L. Fagioli, E. Pasqualini
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